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Cronaca

Deodorante sugli stranieri in pizzeria, le polemiche: "Attacco ai pizzaioli napoletani"

È polemica, a Napoli, sul video girato nella pizzeria Rossopomodoro della Stazione Centrale di Milano

Il video, in cui il dipendente di una pizzeria milanese "Rossopomodoro" spruzzava deodorante sui suoi colleghi stranieri, è in giro in rete ormai da giorni. E le polemiche non si spengono.

La catena partenopea ha rilasciato una nota ufficiale sulla vicenda, prendendo nettamente le distanze dal "comportamento discriminatorio" del dipendente, qualcuno parla di "bufala del web", altri di "complotto contro le pizzerie napoletane".

La nota dell'azienda: "Disposta un'inchiesta interna"

L'avvocato Pisani: "Per fare uno scherzo non si controlla il passaporto"

"Nessuna scena di razzismo – è il parere di Angelo Pisani, presidente di Noiconsumatori – anche perché si tratta di amici e colleghi che trascorrono intere giornate sempre insieme". "Questi video sempre più spesso diventato virali grazie al web ed alla strumentalizzazione – prosegue il noto avvocamto – ma in tal caso può fortunatamente definirsi una bufala, il razzismo è ben altro e va sempre combattuto e debellato".

"Qui – va avanti Pisani – parliamo di ragazzi che vivono serenamente in Italia, fanno corsi da pizzaiolo proprio con Antonio, la persona finita nel vortice delle polemiche. Ma poi chi qualche volta non ha spruzzato deodorante o profumo su un amico?". "Qui – è la conclusione del presidente di Noinconsumatori – si strumentalizza e si sfrutta sul web, ma parliamo di persone che lavorano, mangiano, giocano e vivono insieme da anni. Per fare uno scherzo o un video goliardico non bisogna certo guardare i passaporti".

Borrelli e Simioli: "Attacco frontale ai pizzaioli napoletani"

Quanto avvenuto nella pizzeria della Stazione Centrale di Milano è "senz’altro un fatto gravissimo – è invece il parere di Francesco Borrelli, consigliere regionale, e Gianni Simioli speaker della Radiazza – Siamo d’accordo con la decisione dell’azienda di avviare un procedimento interno. Vogliamo però stigmatizzare la criminalizzazione di una società napoletana che non c’entra niente con l’accaduto ed è solo parte lesa nella vicenda".
"In queste ore – proseguono Borrelli e Simioli – leggiamo addirittura di alcune proposte di boicottaggio delle pizzerie Rossopomodoro, come da quanto accaduto fosse responsabilità della catena e non del dipendente, nei confronti del quale auspichiamo massima severità".

L'attacco a Sorbillo della Lucarelli: "Troppo egocentrismo"

"Abbiamo l’impressione che in queste ore si stia consumando un attacco frontale verso i pizzaioli napoletani – è il parere di Borrelli e Simioli – Anche lo stesso Sorbillo è stato oggetto dei singolari strali di Selvaggia Lucarelli. Pare quasi che sia lui stesso il colpevole del vile attacco che ha subito". "Auspichiamo maggiore attenzione da parte di taluni mezzi di informazione nella trattazione di tematiche così delicate – è la conclusione del ragionamento – Altrimenti, ci duole sostenerlo, il sensazionalismo e la corsa al like sono dall’altra parte".

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