rotate-mobile
Cronaca Posillipo / Discesa Gaiola

Nuovi scarichi alla Gaiola, gli ambientalisti: "Fermare il progetto"

Le associazioni ambientaliste lanciano una petizione contro l'attuazione di una parte del Praru di Bagnoli che prevederebbe la realizzazione di una nuova condotta fognaria nell'area marina protetta

Un nuovo scarico fognario nella Zona spciale di conservazione Gaiola-Nisida. Sembra un brutto sogno e invece è tutto riportato nero su bianco all'interno del Praru di Bagnoli, il progetto che dovrebbe portare alla riqualificazione dell'area a Ovest di Napoli. Qualcosa di più di un'eventualità a cui si oppongono le associazioni ambientaliste della città. Ad esse si è aggiunta anche la rete ExtraMann, che riunisce musei e luoghi di cultura di Napoli. Sul tema è stato lanciato un appello e una raccolta firme.

"Nella Giornata mondiale dell'Oceano - si legge dalla pagina Facebook dell'Area marina protetta della Gaiola - anche la rete ExtraMann si unisce al coro di Associazioni ambientaliste, comitati cittadini, operatori balneari ed altri stakeholder che con il Parco sommerso di Gaiola gridano un secco 'no' al Praru di Bagnoli che ha scelto la Zona speciale di conservazione Gaiola-Nisida quale 'area sacrificale' per sversare nuovi scarichi fognari di troppo pieno derivanti dal riassetto della rete fognaria dell'intera area occidentale. Un progetto anacronistico, che rischia di compromettere per sempre l'area di maggior pregio naturalistico, paesaggistico e culturale dell'intero settore costiero napoletano".

Già oggi esiste uno scarico che sfocia in prossimità dell'area protetta nei casi di troppo pieno. Con questo termine viene indicato il sistema di salvaguardia delle condotte che in caso di copiose precipitazioni e di superamento dei livelli di guardia scarica direttamente a mare senza passare per i depuratori. 

"L'ingresso della Rete ExtraMann al fianco del Parco Sommerso di Gaiola per chiedere la revisione del progetto realizzato da Invitalia - prosegue la nota dell'Area marina protetta - vuole sottolineare l'importanza culturale oltre che ambientale dell'area. Il breve tratto di mare tra la Gaiola e l'isola di Nisida è infatti costellato di testimonianze archeologiche sopra e sotto il mare che caratterizzano fortemente un paesaggio che è esso stesso un paesaggio culturale forgiato dagli elementi naturali e dalla mano dell'uomo in oltre 2mila anni di storia".

Gaetano Manfredi, commissario alla bonifica, nella sua relazione ha specificato che per quanto riguarda le infrastrutture idriche si tratta di un'opera complessa, che prevede anche l'adeguamento dell'Arena Sant'Antonio e dei relativi scarichi a mare. Il sindaco di Napoli ha anche promosso un incontro con l'Area marina protetta ma non è chiaro se ciò abbia prodotto dei risultati. 

La petizione, dal titolo 'NO a nuovi scarichi fognari nella Zona Speciale di Conservazione Natura 2000 Gaiola-Nisida', può essere firmata sulla piattaforma change.org.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuovi scarichi alla Gaiola, gli ambientalisti: "Fermare il progetto"

NapoliToday è in caricamento