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Cronaca Sant'antimo

Lascia il carcere "Lilli" figlio del boss ergastolano "Chiacchione"

Domenico Ranucci alias Lilli classe 1988 di Sant’Antimo, figlio del boss ergastolano Stefano Ranucci alias “Chiacchione”, 53enne, attualmente recluso in regime di 41 bis O.P., elemento apicale dell’omonimo clan egemone su quel territorio, è ritornato in libertà. 

Stava scontando un cumulo di pene di 8 anni per i reati di porto e detenzione abusiva di arma, tentata rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale.  Il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Presidente Dott.ssa Elena Valente, Magistrato a latere Dott.ssa Filomena Capasso, su istanza degli avvocati Marco Natale e Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, gli ha concesso la detenzione domiciliare presso la sua abitazione di Sant’Antimo, nonostante il parere contrario dei Carabinieri della locale Tenenza, che ritenevano il Ranucci affiliato all’omonimo clan.

I legali hanno dimostrato invece la mera parentela di Domenico con il padre, Stefano Ranucci, e la sua totale estraneità al contesto criminale associativo. Per il giovane si sono aperte le porte del carcere di Carinola, ove era recluso e dal quale aveva già beneficiato di permesso premio. 

L'arresto di Ranucci

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Frattamaggiore arrestarono Domenico Ranucci, di 29 anni, responsabile del reato di detenzione abusiva di arma comune da sparo e ricettazione. Denunciato inoltre per detenzione abusiva di munizioni e resistenza a Pubblico Ufficiale. I poliziotti, nel corso della notte, incrociarono un’autovettura che procedeva con le luci di emergenza accese.

Gli agenti invitarono il conducente a fermarsi ma quest’ultimo, dopo aver finto di accostarsi alla carreggiata, ha improvvisamente accelerato per fuggire. Tuttavia su via Manzoni la piccola autovettura, una Smart, ha perso il controllo andando ad impattare su un muro.

A questo punto gli agenti hanno bloccato il Ranucci dopo che lo stesso ha cominciato ad inveire ed a scagliarsi contro di loro. Nella Smart gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato una pistola Smith & Wesson con un bossolo risultata rubata. Il giovane pertanto è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Poggioreale. Inoltre, Ranucci era stato condannato per una tentata rapina commessa a Giugliano, della quale si è sempre professato innocente.

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