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Sbarco migranti a Nerano, la solidarietà di Rosa: "Non potevo lasciarli morire di fame"

Il racconto della titolare della salumeria che ha soccorso con cibo e acqua i giovani immigrati giunti nella Baia di Ieranto: "Non hanno parlato, ma la gratitudine era nei loro occhi"

Il cuore grande di Nerano, frazione di Massa Lubrense, ha la voce avvolgente e rassicurante di Rosa Esposito, la commerciante che ha sfamato i sedici migranti giunti nella baia di Ieranto. "E' stato un gesto istintivo, sono scesa in strada in pantofole. Ho pensato alle scene che ho visto in tv, con donne e bambini affamati e assetati". 

E con quelle immagini nella testa, nel suo giorno di riposo, Rosa ha deciso di alzare la serranda del suo negozio. "Ho preso biscotti, merendine e acqua in un primo momento e li ho raggiuntiti - racconta - Tutti ragazzi giovanissimi, alcuni non avranno avuto più di 14 anni. C'erano anche due ragazze. Non hanno parlato, non hanno detto neanche una parola. Ma i nei loro occhi c'era tutta la gratitudine che stavano provando per chi gli stava dando una mano. Un mio conoscente, poi, ha messo a disposizione una casa libera per consentire loro di andare in bagno". 

Un gesto semplice ma non scontato quello della titolare di Olga's Alimentari, soprattutto in un periodo in cui l'emergenza sanitaria ci ha resi più spaventati e diffidenti: "In quel momento non ho pensato a nulla, noi siamo fatti così. Certo, c'è anche chi non è d'accordo, come in tutte le cose. Ma molti concittadini hanno compreso il mio gesto e si sono congratulati. Vorrei anche che fosse riconosciuto il lavoro del Comune di Massa Lubrense e delle forze dell'ordine: la nostra comunità non è abituata a situazioni di questo tipo, ma tutto è stato organizzato alla perfezione". 

(Le immagini proposte sono state girate dal cittadino Biagio Cioffi e pubblicate sulla sua pagina Facebook; la colonna sonora è "A day to remember" da www.bensound.com) 

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