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Cronaca

Roberto Saviano: "Napoli non conta più nulla sullo scenario nazionale. La borghesia ha fallito"

"In tutto questo le organizzazioni criminali continuano a macinare profitti"

"Il Mezzogiorno si è ulteriormente impoverito in questi anni, penalizzato da un combinato disposto micidiale di governi nazionali molto attenti alle esigenze della parte più ricca del Paese e di una classe dirigente di semianalfabeti opportunisti. L'impoverimento normalmente genera circoli viziosi e così anche il tessuto imprenditoriale finisce per sfilacciarsi e perdere di slancio e visione. In tutto questo le organizzazioni criminali continuano a macinare profitti: con i proventi del narcotraffico, al primo momento di difficoltà, potrebbero acquisire senza problemi anche le più grandi realtà economiche del territorio", spiega Roberto Saviano in un'intervista pubblicata oggi dal Corriere del Mezzogiorno.

"Napoli non conta più"

"La terza città d'Italia non conta più nulla sullo scenario nazionale. In questa fase le sofferenze sono destinate ad aumentare. La classe politica meridionale non da' alcuna garanzia sulla capacità di un utilizzo virtuoso di questo mare di denaro. Non credo di andare lontano dal vero se dico che gli errori dei prossimi anni potremmo pagarli per i quaranta successivi. Questa politica, ma direi l'intera borghesia meridionale, non è un anticorpo, rischia piuttosto di essere il virus. La crisi la pagheranno i più poveri, gli stranieri senza diritti e quella grande parte di classe media che smetterà di esserlo", ha così proseguito lo scrittore.

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