Saviano alla guida della Mehari di Siani: "Il cuore a mille"
Lo scrittore accolto dagli applausi degli studenti del liceo Vico: "Bellissimo, emozionante. Sembra che tutto, Napoli compresa, possa ripartire nel nome di Giancarlo"
Un Roberto Saviano molto emozionato ha guidato la Mehari, auto simbolo di Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra esattamente 28 anni fa. Accolto dagli applausi degli studenti del liceo Vico, Saviano ha detto: ''E' stato bellissimo, emozionante guidare la Mehari. Sembra che tutto possa ripartire nel nome di Giancarlo. Ho sentito una sorta di empatia, di gratitudine anche con la famiglia di Giancarlo Siani. Per me essere qui è soprattutto un omaggio alla sua memoria e alla sua famiglia''.
''Mentre la guidavo sentivo il cuore a mille - ha aggiunto Saviano - durante tutto il tragitto ho pensato oltre che a Giancarlo anche al fratello Paolo e alla famiglia perché loro in questo momento sono il simbolo reale della possibilità della ripresa. Per dieci anni hanno custodito la verità, hanno subito piste false, diffamazioni, miopia. Tutti tendevano ad allontanare lo spettro camorra per dire no, no è una ingenuità. Chissà cosa ha pestato, che ambienti ha frequentato. Loro hanno resistito, la verità è arrivata dopo dieci anni e questa Mehari che riparte la dedico - ha aggiunto - in qualche modo a loro perché per me loro sono un esempio, l'esempio che ha difeso la verità di Giancarlo''. (Ansa)