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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Miracolo di San Gennaro, ecco cos'è accaduto in città quando ha ritardato

Gli episodi documentati di mancato scioglimento del sangue del Patrono sono soltanto tre, mentre risultano numerose le volte in cui si è sciolto parzialmente o in ritardo

Giornata particolare, il 16 dicembre 2015, per i fedeli partenopei, viste le difficoltà riscontrate nel verificarsi del consueto "miracolo" di San Gennaro. Le uniche tre volte di cui si ha notizia in cui il sangue non si è sciolto risalgono a maggio e a settembre del 1527, e a maggio del 1835. Nei primi due casi la città sarebbe poi stata oggetto di un assedio e colpita dalla peste, nell'ultimo teatro di un'epidemia di colera.

Storicamente, la prima notizia documentata delle ampolle risale al 1389: nel corso delle manifestazioni per la festa dell'Assunta di quell'anno esse furono esposte. Il 17 agosto 1389 vi fu una grandissima processione per assistere al miracolo, così degna di nota che si immagina fosse la prima volta del fenomeno.

La liquefazione durante la cerimonia, che avviene il 16 dicembre, il 19 settembre (San Gennaro) ed il sabato che precede la prima domenica di maggio, è considerata dalla tradizione foriera di buoni auspici per la città; al contrario, la mancata liquefazione viene associata ad eventi fortemente negativi per Napoli.

La liquefazione del sangue non è sempre avvenuta del tutto, e molti episodi di "miracolo incompleto" o in ritardo sono anch'essi affiancati ad eventi nefasti. Come riportato dal blog "Laboratorio Napoletano", il Santo ha ritardato alla vigilia di avvenimenti quali l'inizio della seconda guerra mondiale, l’occupazione nazista, prima dell'epidemia di colera del '73, e nel settembre del 1980, anno del terremoto in Irpinia.

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