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Cronaca Vomero

SS 268: Impresa Spa risponda alle preoccupazioni di cittadini e lavoratori

In una fase come quella attuale è indispensabile la responsabilità di tutti i soggetti in campo: imprese, istituzioni, sindacati, forze sociali ed associative. La S.S. 268 è una fondamentale opera finalizzata non solo come via di fuga in caso di eruzione del "Vesuvio", ma anche come importante arteria per consentire lo sviluppo del territorio. Vi sono i finanziamenti, esistono i progetti, vi è l'impresa aggiudicataria e la stazione appaltante, ma nulla si muove. Perchè?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

COMUNICATO
Da molte settimane nel Paese Italia e nella coscienza degli Italiani è maturata la consapevolezza che la nostra è una realtà fortemente a rischio e viene richiesto a tutti, nessuno escluso, il senso della misura e della responsabilità ad ogni livello. Il momento è decisamente drammatico, non è consentito a nessuno continuare ad esercitarsi nell'eterno, infinito, scaricabarile praticato ancora in questi giorni.
Per stare alle responsabilità, La Fillea, unitamente alla Cgil territoriale, ha svolto la sua naturale funzione di forza sociale organizzata, raccogliendo in questi giorni il disagio dei Lavoratori della costruenda strada statale 268 del Vesuvio.
Apprendiamo, dalla lettura di qualche quotidiano locale della smentita alle nostre dichiarazioni da parte di Impresa S.p.A. (società esecutrice dell'opera) a proposito della protesta posta in essere dai Lavoratori e sfociata nel blocco della strada statale 268.
La Fillea Cgil da mesi va ripetendo che il clima venutosi a creare tra le maestranze non era del tutto sereno e che per la complessa situazione venutasi a determinare, richiedeva, la massima responsabilità di tutti i soggetti in campo. Le risposte (e/o le mezze risposte) riportate da autorevoli dirigenti ai tavoli del confronto sindacale, non hanno mai lasciato trasparire una ferma e seria volontà di procedere nella esecuzione delle diverse fasi di lavoro che una grande opera solitamente prevede. I lavori, a tutt'oggi, sono fermi al 12% circa su un investimento pari a 120 milioni di euro.
Utilizzare la comprensibile disperazione dei lavoratori (con le lettere di licenziamento in tasca) per aver rilasciato qualche dichiarazione non è quello che ci si aspetta da una società che si candida nel paese (e forse in Europa) a figurare tra le prime nel settore delle costruzioni.
I licenziamenti annunciati sono reali e se non verranno affrontati con strumenti adeguati diventeranno, purtroppo, una amara realtà, peggiorando inevitabilmente le già precarie condizioni di chi oggi non arriva a fine mese.
La Cgil ha discusso le sue proposte in un'assemblea pubblica, tenutasi il 14 Febbraio scorso nell'aula consiliare di Sant'Anastasia alla presenza dei Sindaci dei Comuni interessati. In quella occasione abbiamo ragionato di come intervenire in un contenzioso ormai palesato da Anas e Impresa S.p.A. e sulle ricadute pesanti in caso di abbandono del progetto in essere.
Di questo vogliamo discutere con Impresa S.p.A. e non della foglia di fico.
Impresa S.p.A. ci dica che l'opera si farà! Ci dica che ritira la procedura di licenziamento posta in essere ai danni dei lavoratori!
Ci Dica come intende superare il paradosso che si è venuto a creare e ci venga a spiegare perché i licenziamenti si rendono necessari. Siamo, infatti, in presenza di un'opera che potrebbe dare occupazione a circa trecento addetti tra diretti ed indiretti.
In queste ore riceviamo e comunichiamo la decisione del Prefetto di Napoli di invitare Anas ad un approfondimento delle problematiche esistenti con Impresa SpA. Un confronto da noi richiesto per fare chiarezza sul destino di questa opera ritenuta strategica come via di fuga in caso di eruzione del "Vesuvio".
Alla CGIL interessa che l'opera si faccia. Che i finanziamenti stanziati vengano spesi. Che i Lavoratori restino occupati. Che lo sviluppo del territorio venga garantito da opere infrastrutturali indispensabili.
Regione Campania, Anas e Impresa S.p.A. in ogni sede potranno far valere le proprie ragioni. Se queste risponderanno alle aspettative dei lavoratori, dei cittadini e delle imprese, la Fillea e la Cgil confederale saranno pronte a sostenere ogni iniziativa utile per favorire lo sviluppo di questa importante parte della Provincia di Napoli.
Non ci lasceremo trascinare in inutili e sterili polemiche da bar!

Cgil Pomigliano - Il Responsabile: Salvatore Velardi

Fillea Cgil Napoli - Il Segretario Provinciale: Giovanni Passaro

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