Rosario, stroncato dal cancro a 19 anni: "È figlio di tutti"
"Oggi dovremmo più che mai essere arrabbiati dinanzi a questa morte". Profonde e addolorate le parole di Tina, una delle "mamme-coraggio" della Terra dei Fuochi
"Una terra avvelenata, un futuro incerto e bruciato sotto la coltre di fumo nero in un cielo che ha perso i colori e con esso il futuro dei propri figli, un farmaco che deve essere elemosinato da una madre affranta e distrutta, una burocrazia lenta e inumana che lo concede quando è già tardi, una pagina di fb che parla di vita, di voglia di farcela, di una tenacia che solo gli eroi posseggono. Rosario è figlio di tutti, oggi dovremmo più che mai essere arrabbiati dinanzi a questa morte, a questo dolore, a questa voglia di rinascere di questo diciannovenne che il mondo non gli ha voluto concedere. Ciao Rosario!".
Parole forti e profonde, piene di amore, ma anche di rabbia e di dolore. Parole di una "mamma coraggio" della Terra dei Fuochi che sa cosa vuol dire perdere un figlio e che continua a lottare per la tutela dell'ambiente e della salute. Sono le parole che Tina, mamma della piccola Dalia, morta a causa di un cancro nel 2012, ha lasciato sulla pagina facebook dedicata a Rosario Fioretti, appena saputo della morte del 19enne, che ha perso la sua dura battaglia contro un mostro che non gli ha lasciato scampo.
Nel 2012, Rosario ha scoperto di avere la leucemia linfoblastica acuta, una rara e violenta forma di cancro del sangue. Il giovane, dopo una partita di calcetto, aveva accusato dolori alla schiena e alle gambe. Sembrava una banale influenza, ma gli esami del sangue e un'ecografia all'addome, invece, avevano portato alla luce tutt'altra sconvolgente verità. Rosario si era dunque sottoposto a chemioterapia e anche ad un trapianto di midollo, ma la malattia si era ripresentata. Per lui si è mobilitata la rete, una gara di solidarietà affinché giungesse un farmaco americano non ancora commercializzato in Italia.
