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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

L'Italia s'indigna per i danni a Roma. Ma quando fu ucciso Ciro?

Devastazione senza precedenti nella Capitale, con i tifosi del Feyenoord in trasferta che hanno devastato la Barcaccia di Bernini. Condanna istituzionale anche per questore e prefetto, ma un anno fa non andò così

"Noi non andiamo all'estero a fare quello che hanno fatto i tifosi del Feyenoord", "Questore e prefetto di Roma devono assumersi le proprie responsabilità". S'indigna il presidente del consiglio Matteo Renzi. Ignazio Marino, sindaco della Capitale, lancia anch'egli strali contro il prefetto e tuona che "Non finisce qui". Movimento 5 Stelle e Lega Nord chiedono le immediate dimissioni del ministro degli Interni Angelino Alfano.

Sono le conseguenze di quanto accaduto – soprattutto ieri – nella Capitale, momenti d'isteria collettiva ad opera di un cospicuo gruppo di tifosi olandesi, cui si deve la messa a soqquadro di Campo de' Fiori prima e la devastazione di Piazza di Spagna poi (con danni probabilmente permanenti alla Barcaccia del Bernini).

Niente di male nell'indignazione collettiva di media ed istituzioni, se non fosse spropositata rispetto alle reazioni che un fatto ancora più grave, lo scorso anno, suscitò: l'uccisione a colpi d'arma da fuoco di Ciro Esposito il giorno della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. I due episodi - al di là degli espetti criminali di cui si occupa e si occuperà la magistratura - hanno punti di contatto. Il calcio, la Capitale a farne da sfondo. La colpevole, inquietante disattenzione di forze dell'ordine e di chi ne organizza le azioni nei grandi eventi.

Poi i punti di contatto terminano. Daniele "Gastone" De Santis, un neonazista, spara ed uccide il tifoso del Napoli Ciro Esposito – non si sa ancora perché – da un lato, un gruppo di olandesi danneggia una fontana di inestimabile valore dall'altro. Silenzio istituzionale e la distrattiva "invenzione mediatica" di Genny 'a carogna da un lato, attacchi all'orda barbara che viene dai Paesi Bassi dall'altro. E questore e prefetto che devono dimettersi, sì. Esattamente come avrebbero dovuto fare un anno fa, quando una persona perse la vita prima di un evento sportivo organizzato nella "loro" città. Un evento sportivo che oggi pare dimenticato, eppure al quale assisteva - sugli spalti dell'Olimpico, forse immaginando ben altro clima - lo stesso Matteo Renzi.

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