
Roberto Saviano: "Nel mio libro tutta la bestialità e l'umanità possibile"
Lo scrittore, a Napoli, ha presentato nel Nuovo Teatro Sanità il suo nuovo romanzo "La paranza dei bambini"
"Sono un filo d'erba e non ho paura di essere calpestato, perché l'erba calpestata diventa sentiero". Con le parole della poetessa bulgara Blaga Dimitrova, Roberto Saviano ha chiuso il suo incontro con i napoletani nel Nuovo Teatro Sanità dove ha presentato il suo nuovo romanzo "La paranza dei bambini".
Lo scrittore ha raccontato la "ferocia totale" dei ragazzi protagonisti delle paranze dei bambini, bande di delinquenti minorenni diventati boss a colpi di pistola e ora personaggi del suo romanzo. "Ho messo tutta la bestialità e l'umanità possibile. Quando mi dicono che racconto solo la Napoli della criminalità penso che io scrivo perché trionfi la bellezza, per questo racconto l'ombra che non esiste senza la luce. Dire che bisogna smettere di raccontarne il volto oscuro ha il sapore dell'omertà".
LO STRISCIONE - Poche ore prima della presentazione, uno striscione con la scritta "Saviano, Napoli ha bisogno di amore non di fango" è stato affisso sul ponte del quartiere Sanità. Lo striscione, firmato da Napoli Nazione, è stato successivamente rimosso. Saviano ha replicato con un post su Facebook: "Questo striscione campeggia a Napoli abbarbicato sul ponte della Sanità. Questo striscione lo ha messo lì chi odia Napoli. Perché fango non è raccontare, fango è uccidere, spaventare, terrorizzare, togliere speranza e azzerare ogni futuro possibile".