L'ennesima polemica che nasce e corre sul web. Il fatto: Roberto Bolle twitta su Napoli, raconta del porticato del teatro San Carlo così: "I senzatetto che s'accampano e dormono sotto i portici del #teatrosancarlo, gioiello di Napoli, sono un emblema del degrado di questa città". A seguire, una foto di alcuni di loro. Apriti cielo.

Il tweet viene letto dai follower, il ballerino viene travolto dalla rabbia dei suoi fan e si affretta a cancellare le parole incriminate dal suo profilo. Ma è troppo tardi.

"Siamo sconcertati e indignati del pensiero di Roberto Bolle - fanno sapere il direttore responsabile di Comunicare il Sociale, Luca Mattiucci ed il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli - un atteggiamento del genere mostra una totale assenza di sensibilità che invece ci saremo aspettati. Bolle mostra di preoccuparsi solo dell'estetica della città che da sempre gli ha riservato un'accoglienza calorosa. Si preoccupasse più degli ultimi, di quelli più sfortunati di lui costretti alla strada soprattutto in un momento come questo con temperature sotto lo zero anche in città".

Poi l'invito: "Visto che assieme a decine di associazioni da venerdì è stata messa in campo una vera e propria gara di solidarietà che vede in strada ogni sera decine di volontari sino a notte fonda per prestare soccorso ai clochard con pasti, coperte e bevande calde invitiamo Bolle a mettere da parte per una sera il suo lavoro e scendere in campo con noi. Gli mostreremo come si vive in strada e non solo sotto il San Carlo ma anche in zone periferiche ed in condizioni estreme come ad esempio a Gianturco. Può darsi che un'esperienza del genere lo aiuti a comprendere di cosa sta parlando e magari lo spingerà a qualche gesto di solidarietà piu concreto".

LE SCUSE - Qualche ora dopo il tweet, arriva la precisazione di Bolle che si dice "dispiaciuto" e "frainteso": "Il mio attacco non era rivolto ai senzatetto, le persone più bisognose d'aiuto. Non è nella mia sensibilità. Credo di averlo sempre dimostrato".