L'allarme dell'Arpac dopo il rogo di Caivano: “Alti livelli di inquinanti”
Sabato è andato in fiamme un deposito di automezzi
Le stazioni fisse della rete di monitoraggio di qualità dell'aria dell'Arpac non hanno rilevato, nel pomeriggio di sabato, criticità riconducibili all'incendio divampato a Caivano (Napoli) che ha interessato un sito adibito a deposito di veicoli in custodia giudiziaria. Ma sono stati successivamente evidenziati andamenti significativamente più alti rispetto allo standard regionale per alcuni inquinanti, pur senza sforare i limiti di legge. Lo precisa una nota dell'Agenzia ambientale della Campania che riepiloga le attività in corso per valutare le conseguenze ambientali del rogo. Una squadra di tecnici del dipartimento di Napoli si è recata sul posto sabato pomeriggio, quando l'incendio era in corso di spegnimento. A un primo sopralluogo i tecnici hanno osservato, tra i veicoli combusti, anche alcune onduline frammentate, parzialmente combuste, presumibilmente in cemento amianto.
Da ieri mattina, per valutare il quadro dell'inquinamento atmosferico successivo all'incendio, sono in funzione, nei pressi del sito interessato dall'evento, un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell'aria in grado di monitorare le concentrazioni di benzene, toluene, xilene, monossido di carbonio, monossido e biossido di azoto, ozono, Pm2.5 e Pm10, e un campionatore ad alto volume di aria, per la rilevazione delle concentrazioni di diossine e furani dispersi in atmosfera. I primi risultati forniti dal laboratorio mobile, pur non indicando superamenti dei limiti di legge per gli inquinanti monitorati, evidenziano andamenti significativamente più alti per alcuni inquinanti, rispetto a quanto registrato dalla rete regionale. In particolare si rilevano picchi di benzene alle 21 e alle 23 del 19 giugno (1,7-1,4 ug/m3), con un valore massimo raggiunto alle 4 del mattino del 20 giugno (5 ug/m3), accompagnato da un picco di monossido di carbonio (1,07 mg/m3). Nelle stesse ore anche il toluene fa registrare qualche picco (valore massimo 10,97 ug/m3 alle 5 del 20 giugno). Si registra anche un aumento del biossido di azoto dalle 19 alle 23 del 19 giugno (valore massimo 66 ug/m3). Nel corso della mattinata di oggi tutte le concentrazioni risultano in riduzione e compatibili con i dati forniti dalla rete regionale nel suo complesso.