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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

600 tonnellate di rifiuti campeggiano sulle strade della città

Napoli è di nuovo sommersa dai rifiuti, rifiuti che ormai si trovano anche in quei quartieri dove la raccolta era sempre stata fatta. Lo sciopero dei dipendenti di Enerambiente si riflette sulla città

"A volte ritornano…" non si tratta del sequel di una serie tv, ma dei centinaia di sacchetti multicolor della spazzatura, che giacciono sui marciapiedi, ormai fagocitati dall'ammasso di fetore indescrivibile da circa tre giorni. Questa è la Real Life partenopea protagonista di un "non annunciato" sciopero dei dipendenti di Enerambiente, società appaltata dall'Asia, che ha arrestato la raccolta notturna dei rifiuti urbani.

Intanto, ora dopo ora i sacchetti sulle strade del Centro Storico e della "Napoli Bene" (Chiaia e Posillipo) si moltiplicano e con essi anche il maleodorante olezzo, che giunge fino ai piani più alti. Eleonora Giaccia, 42 anni, abita nei pressi di Piazzetta del Leone a Mergellina e si è così lamentata: "Abito al 3 ° piano e la puzza che si sente in questi giorni, mista allo smog, è davvero nauseabonda. E' impossibile avere un bucato che profumi ancora di detersivo, ormai si è impregnato completamente di questo fetore"- ed ha aggiunto-"E' mai possibile che ogni tre mesi, ora per un motivo, ora per un altro la situazione è sempre la stessa?".

Tornano i rifiuti a Napoli

Qual è la spiegazione che viene data alle lagnanze dei cittadini? L'assessore all'Igiene del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, ha giustificato così l'incresciosa negligenza: "E' solo un problema di raccolta per l'astensione dal lavoro notturno dei dipendenti di Enerambiente, la società privata che affianca l'Asia nella raccolta dei rifiuti, dovrebbe tornare presto tutto alla normalità - ed ha sottolineato - "Il Comune di Napoli ha già provveduto a denunciare a piede libero il reato di astensione commesso dai suddetti lavoratori". Nel frattempo sono passati altri due giorni e la situazione nel centro ed in collina permane "critica e vergognosa", soprattutto a parere dei numerosi turisti del Nord Italia, che hanno scelto di trascorrere le loro vacanze settembrine nella "città del sole e del mare… ed ahimè della spazzatura", come commentano ridendo e facendo qualche foto ricordo. Al momento si contano sulle strade circa 600 tonnellate di rifiuti. Come verranno smaltiti? Eppure, la zona antistante Palazzo San Giacomo resta sgombra da sacchetti e fetore, dando la parvenza che tutto sia normale. Non sono d'accordo i residenti della Municipalità 2, vittime della situazione più critica.

Federico Gambardella, 65 anni, ha denunciato: "Come è possibile che siamo a pochi metri dalla sede del Comune di Napoli e respiriamo aria di spazzatura; invece i signori assessori respirano aria di pini? Sono due giorni che faccio le gimkane per uscire dal palazzo e per immettermi in auto. Se la situazione non cambierà, mi rifiuto di pagare la TARSU". Esasperati, ma non rassegnati i cittadini partenopei attendono sulla " linea nemica",la ritirata dei sacchetti entro le prossime ore.

Rifiuti centro storico di Napoli Marzo 2010

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