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Venerdì, 29 Marzo 2024

Rifiuti a Napoli Est, la protesta: "Ci stiamo ammalando tutti"

Cittadini in presidio permanente davanti al sito di trasferenza di via nuova delle Brecce, dove la luglio viene sversato l'umido della città: "Il Comune ci ha ingannati, qui non può esserci una discarica"

L'aria è irrespirabile a chilometri di distanza. Hanno tutti la mascherina i cittadini che sono in presidio permanente davanti al sito di via Nuova delle Brecce, tra Barra e Ponticelli. Qui, da luglio, arrivano i rifiuti umidi della città. E' la risposta delle istituzioni alla crisi che si è prospettata con la chiusura temporanea del termovalorizzatore di Acerra. 

Dopo la firma del decreto che prolunga gli scarichi fino a gennaio, i cittadini sono scesi in strada e cercano, giorno e notte, di bloccare i camion che entrano nel deposito. "Ci stiamo ammalando tutti: bambini, anziani, animali. Abbiamo problemi respiratori, la gola brucia. Siamo barricati in casa da mesi. Come si può pensare di tenere qui l'umido da luglio a 50 gradi?" denuncia un cittadino. "Abbiamo scoperto che qui venivano stoccati rifiuti da oltre vent'anni - sostiene un altro - adesso basta, Napoli Est ha già pagato abbastanza. Se il sito non viene chiuso e bonificato il presidio proseguirà a vita". 

I manifestanti sono entrati in possesso di video girati all'interno della struttura. Dalle immagini, non è chiaro in che modo venga trattato e incanalato il percolato, il liquido tossico che si forma dall'ammasso di rifiuti umidi. "Il sindaco ci ha detto che non dipende da lui, ma c'è la sua firma sotto al decreto" gridano i cittadini di Ponticelli. L'immondizia è visibile a occhio nudo dall'esterno del sito. Gli alti cumuli non sono coperti, né con terra né con teloni, liberando nell'area un lezzo che dopo pochi minuti causa bruciore alla gola. 

"Non ne possiamo più. Il sindaco deve occuparsi della salute dei cittadini, è il primo compito del suo mandato. Faccia il suo dovere". 

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