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Cronaca

Rifiuti, parlano tre magistrati: "In città scenario peggiore del dopoguerra''

Intervista televisiva a Vincenzo Galgano, Franco Roberti e Giovanni Conzo. "È necessario che il Governo e il ministro della Giustizia facciano la propria parte mettendo a disposizione mezzi umani e materiali"

"Una città che è stata sempre splendida anche nel periodo del dopoguerra non può essersi ridotta così. Nonostante i periodi bui le strade erano pulite, i napoletani lasciavano il loro pacchettino di rifiuti affinché lo spazzino all'alba lo raccogliesse. Questo che stiamo vivendo evidenzia uno scenario disperato e disgraziato". A dirlo, all'unanimità, secondo quanto riferito in una nota diffusa alla stampa dall'emittente tv che li ha intervistati, Vincenzo Galgano già procuratore generale di Napoli, Franco Roberti, capo della Procura di Salerno, Giovanni Conzo, pm della Direzione distrettuale di Napoli.

Ospiti del programma di Franco Genzale 'Napoli Capitale' in onda su Tv Luna alle 22 e domenica alle 21, i tre magistrati puntano il dito sull'incapacità delle amministrazioni. "Dire che c'entra la camorra è troppo semplice - sottolinea Franco Roberti - di certo la camorra ha fatto la sua parte ma non è la sola protagonista di questo scempio. La criminalità organizzata ha partecipato nel momento in cui le discariche si sono trasformate in sversatoio, con rifiuti illeciti provenienti da ogni parte d'Italia. È necessario che il Governo e il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, facciano la propria parte mettendo a disposizione mezzi umani e materiali. E' necessario che esista una giustizia civile e penale che funzioni, già di per sé questa condizione sarebbe un deterrente per il crimine".

Per il pm della Dda di Napoli Giovanni Conzo, impegnato contro il clan dei casalesi: "Non vedo perché la Campania non debba ricevere la solidarietà dalle altre Regioni. Dove erano le Istituzioni quando le aziende del nord est grazie ai camorristi e ai pubblici ufficiali corrotti del Meridione sversavano nei terreni campani le sostanze nocive, sostanze così mortifere da uccidere i topi? In quei terreni poi venivano coltivati ortaggi e frutta. Ecco mi chiedo se sia più criminale commettere omicidi o mettere a rischio la vita di intere popolazioni? Colpevoli sono i politici, coloro che prendono le mazzette. Troppo semplice continuare a fare demagogia e a non fare il proprio dovere. Pensiamo ai processi che vanno in prescrizione, ai politici verso i quali viene deciso il non luogo a procedere. Fatti gravi che legittimano a delinquere".

Per Vincenzo Galgano, infine, "il cattivo funzionamento del meccanismo giudiziario, lento e tardo, fa in modo che sia difficile individuare le responsabilità e quindi sia un lasciapassare per delinquere".

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