Rifiuti, fine emergenza Legambiente: “Sconcertati”
Il consiglio dei ministri ha sancito la fine dello stato d'emergenza sui rifiuti in Campania. L'emergenza però non si è conclusa secondo il direttore di Legambiente Campania, Raffaele Del Giudice: “non si è pianificata una reale uscita dall’emergenza rifiuti”
Dopo ben 15 anni l’emergenza rifiuti a Napoli è finita: lo ha sancito il consiglio dei ministri approvando un decreto legge firmato qualche giorno fa.
“La prima dichiarazione di emergenza per i rifiuti in Campania risale al febbraio 1994; sono passati diversi anni, numerosi commissari e ora possiamo dire che l'emergenza e' finita”: ha commentato il sottosegretario all'emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, in una conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi.
Con il nuovo anno comincerà la gestione “ordinaria” dei rifiuti ma per tutto il 2010 sarà prevista una fase di passaggio durante la quale è prevista la creazione di un’Unità Stralcio ed un’Unità Operativa che garantiranno il loro supporto agli enti locali. Tra i compiti più importanti delle due strutture, che cesseranno di esistere il 31 gennaio 2011, ci sono l’accertamento dei debiti e dei crediti derivanti dalla gestione dell’emergenza rifiuti in Campania.
L'emergenza però non si è conclusa secondo il direttore di Legambiente Campania, Raffaele Del Giudice: “Questo decreto legge dichiara la fine dell’emergenza e di ciò dovremmo esserne tutti contenti. Ma cosa significa fine dell’emergenza? Non mi sembra che i sette impianti di Cdr abbiano subito il revamping, per trasformare gli ex Cdr in impianti Mt con recupero massimo di materia e estrusione finale dello scarto residuo, come prescritto dalla magistratura. Poi a che punto sono valutazioni delle cubature tecniche delle discariche? E gli impianti di compostaggio sono stati fatti e come funzionano?”
“Io sono veramente sconcertato da questo annuncio – continua Del Giudice - perché in tutti questi mesi non si è pianificata una reale uscita dall’emergenza rifiuti, né a livello centrale né di concerto con i comuni. I comuni non sono stati messi in condizione di effettuare le isole ecologiche, e non mi sembra che siano state applicate le direttive europee”.
La proposta dell’organizzazione ambientalista campana è di valutare di incontrare i circoli sui territori e studiare zona per zona la situazione. “Per noi l’emergenza rifiuti – dichiara Del Giudice - sarà conclusa solo quando i cittadini potranno vedere con i loro occhi, capire e condividere tutto questo processo”.
“La prima dichiarazione di emergenza per i rifiuti in Campania risale al febbraio 1994; sono passati diversi anni, numerosi commissari e ora possiamo dire che l'emergenza e' finita”: ha commentato il sottosegretario all'emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, in una conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi.
In tutti questi mesi non si è pianificata una reale uscita dall’emergenza rifiuti |
L'emergenza però non si è conclusa secondo il direttore di Legambiente Campania, Raffaele Del Giudice: “Questo decreto legge dichiara la fine dell’emergenza e di ciò dovremmo esserne tutti contenti. Ma cosa significa fine dell’emergenza? Non mi sembra che i sette impianti di Cdr abbiano subito il revamping, per trasformare gli ex Cdr in impianti Mt con recupero massimo di materia e estrusione finale dello scarto residuo, come prescritto dalla magistratura. Poi a che punto sono valutazioni delle cubature tecniche delle discariche? E gli impianti di compostaggio sono stati fatti e come funzionano?”
“Io sono veramente sconcertato da questo annuncio – continua Del Giudice - perché in tutti questi mesi non si è pianificata una reale uscita dall’emergenza rifiuti, né a livello centrale né di concerto con i comuni. I comuni non sono stati messi in condizione di effettuare le isole ecologiche, e non mi sembra che siano state applicate le direttive europee”.
La proposta dell’organizzazione ambientalista campana è di valutare di incontrare i circoli sui territori e studiare zona per zona la situazione. “Per noi l’emergenza rifiuti – dichiara Del Giudice - sarà conclusa solo quando i cittadini potranno vedere con i loro occhi, capire e condividere tutto questo processo”.