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Domenica, 26 Marzo 2023
Cronaca Torre del greco

Protezione ridotta a imprenditore che denunciò il racket

L'imprenditore Davide Imberbe, che anni fa fece arrestare e poi condannare i suoi estorsori, chiede maggiore protezione. Imberbe, non si limitò a denunciare, ma fece arrestare e poi condannare i suoi estorsori. Ora si è visto ridurre il programma di protezione

Denunciare e testimoniare contro il racket e gli estorsori per poi essere dimenticati. Così è accaduto a Davide Imberbe, l'imprenditore che sfidò il sistema e che si visto ridurre il programma di protezione. Questo è quanto emerso nel corso di una conferenza stampa convocata dal suo avvocato, Antonio Cirillo, a Torre Del Greco.

Imberbe, non si limitò a denunciare, ma fece arrestare e poi condannare i suoi estorsori. Imberbe dopo il processo ai danni dei suoi estorsori si è visto "ridurre il programma di protezione - afferma il titolare di alcuni supermercati nella provincia di Napoli - che all'inizio prevedeva la scorta per me e i miei familiari 24 ore su 24. Si è passati prima alla protezione solo fino a sera, protezione che poi è stata revocata a mia moglie e alle mie due figlie di 2 e 3 anni".

Imberbe si dice "preoccupato" anche dopo "due intimidazioni subite lo scorso anno". " Ad agosto sconosciuti hanno versato benzina sulla mia porta ma sono stati sorpresi da mia sorella prima che potessero dare fuoco - racconta - mentre a settembre l'auto della guardia di finanza che mi garantisce protezione è stata raggiunta da alcuni proiettili mentre stavamo andando verso l'autostrada. Sono segnali preoccupanti, per questo chiedo di non essere abbandonato. Altrimenti sarò costretto a vendere le mie attività, con gravi danni per i quasi cento lavoratori che ho a mio carico".

L'avvocato Antonio Cirillo nei mesi scorsi ha scritto una missiva alle autorità politiche e militari per chiedere "spiegazioni sulla revoca della scorta ad Imberbe e alla sua famiglia. Ma finora non ci è giunta alcun tipo di risposta".
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