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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Torre del greco

Protezione ridotta a imprenditore che denunciò il racket

L'imprenditore Davide Imberbe, che anni fa fece arrestare e poi condannare i suoi estorsori, chiede maggiore protezione. Imberbe, non si limitò a denunciare, ma fece arrestare e poi condannare i suoi estorsori. Ora si è visto ridurre il programma di protezione

Denunciare e testimoniare contro il racket e gli estorsori per poi essere dimenticati. Così è accaduto a Davide Imberbe, l'imprenditore che sfidò il sistema e che si visto ridurre il programma di protezione. Questo è quanto emerso nel corso di una conferenza stampa convocata dal suo avvocato, Antonio Cirillo, a Torre Del Greco.

Imberbe, non si limitò a denunciare, ma fece arrestare e poi condannare i suoi estorsori. Imberbe dopo il processo ai danni dei suoi estorsori si è visto "ridurre il programma di protezione - afferma il titolare di alcuni supermercati nella provincia di Napoli - che all'inizio prevedeva la scorta per me e i miei familiari 24 ore su 24. Si è passati prima alla protezione solo fino a sera, protezione che poi è stata revocata a mia moglie e alle mie due figlie di 2 e 3 anni".

Imberbe si dice "preoccupato" anche dopo "due intimidazioni subite lo scorso anno". "Ad agosto sconosciuti hanno versato benzina sulla mia porta ma sono stati sorpresi da mia sorella prima che potessero dare fuoco - racconta - mentre a settembre l'auto della guardia di finanza che mi garantisce protezione è stata raggiunta da alcuni proiettili mentre stavamo andando verso l'autostrada. Sono segnali preoccupanti, per questo chiedo di non essere abbandonato. Altrimenti sarò costretto a vendere le mie attività, con gravi danni per i quasi cento lavoratori che ho a mio carico".

L'avvocato Antonio Cirillo nei mesi scorsi ha scritto una missiva alle autorità politiche e militari per chiedere "spiegazioni sulla revoca della scorta ad Imberbe e alla sua famiglia. Ma finora non ci è giunta alcun tipo di risposta".
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