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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Afragola

Riccardo, a 2 anni vittima della Terra dei Fuochi. La madre: "Non ce ne andiamo"

Il dramma di Anna che nel 2009 ha perso un figlio piccolissimo. Lei, come tutti quelli che vivono in questa terra di veleni, non ha dubbi: l'inquinamento è la causa del tumore che gli ha strappato via il bimbo

Ancora una storia di dolore e di coraggio nella Terra dei Fuochi, nella Terra dei Veleni.

Il suo dramma, Anna Magri (di Afragola), madre del piccolo Riccardo morto di cancro a soli 2 anni, l'ha raccontato al Corriere del Mezzogiorno. Questa terra avvelenata gli ha portato via la cosa più preziosa, ma 'da qui noi non scappiamo' dice Anna al giornalista Raffaele Nespoli. Resta Anna, rimane in quella terra che le ha tolto tanto, ma che non è riuscita a strapparle la speranza che le cose possano un giorno cambiare.

Brucia la terra dei fuochi, ad ogni ora del giorno e della notte. Il veleno è sotto terra, nell'acqua, nell'aria. In ogni respiro, nel cibo che portiamo in tavola e che diamo da mangiare ai nostri figli, incosapevolmente. Un traffico di rifiuti industriali, pericolossissimi che soprattutto dal nord (ma provenienti anche da fabbriche illegali che insistono sul nostro territorio) vengono smaltiti illegalmente qui in Campania, in particolare tra le province di Napoli e Caserta e che poi vengono dati alle fiamme, sprigionando nubi tossiche che si estendono per km, oppure che per anni sono stati sotterrati nei campi, anche quelli coltivabili e coltivati o utilizzati per i pascoli. Una tragedia che si è consumata nel silenzio troppo assordante di chi avrebbe dovuto tutelare la popolazione dallo scempio.

Anna raccoglie il coraggio e racconta la sua storia, la storia di una madre come tante in questa terra di veleni. Non ha dubbi, il suo Riccardo, come tanti altri bambini, è la vittima del disastro che si consuma da tempo. Una leucemia linfoblastica acuta, ha portato via il bimbo nel novembre del 2009. Non serve nessuna spiegazione sceintifica che accerti il legame tra inquinamento e tumore, qui la percezione della realtà è netta, è chiara per tutti. Anna racconta della scoperta della malattia nei primi mesi di vita di Riccardo, dei giorni all'ospedale pediatrico Pausillipon, delle cure, della dolcezza e la vicinanza del personale, delle speranze ai primi cenni di miglioramento, dell'incontro con altri genitori ai quali era toccata la stessa assurda sorte e poi dell'intervento che sembra aver avuto ottimi risultati e invece la malattia dopo poco si ripresenta, implacable e letale.

Questa storia è una delle tante storie che in questa terra nessuno vorrebbe più sentire. Solo ieri a Napoli si è siglato un procollo per avviare attività di controllo e monitoraggio per contrastare i roghi tossici, un 'Patto per la Terra dei Fuochi' con la messa in campo di risorse da 5 milioni di euro. Un primo passo, certamente, ma al quale deve seguire una lotta dura allo smaltimento illecito di rifiuti industriali. Come ha ricordato anche Padre Maurizio Patriciello, proprio a margine della firma del Patto tra le istituzioni, Patto per la Terra dei Fuochi: in campo 5 milioni di euro
"Il protocollo è un primo passo avanti, ma il problema deve essere affrontato con altri armi, quelle attuali sono ancora insufficienti. Bisogna impedire a questi rifiuti di entrare in Campania, tracciarli".

 

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