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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Scuola, a Napoli riapertura lunedì: in piazza la protesta dei lavoratori

Oggi i lavoratori della scuola e dei servizi educativi comunali scendono in piazza, in tutta Italia, per "denunciare le criticità dei servizi pubblici rivolti all'infanzia e ai nostri giovani"

Oggi i lavoratori della scuola e dei servizi educativi comunali scendono in piazza, in tutta Italia, per "denunciare le criticità dei servizi pubblici rivolti all'infanzia e ai nostri giovani: poco personale, scuole fatiscenti, classi "pollaio" ma soprattutto un numero impressionante di lavoratori precari, chiamati in servizio cronicamente in ritardo, ad anno scolastico già avviato", scrivono in una nota firmata da Cub Scuola - Pubblico Impiego. Già ieri la protesta era stato oggetto di critica da parte del sindaco Luigi de Magistris, secondo il quale l'attività scolastica sarebbe dovuta partire già da qualche giorno (salvo poi rinviarla per l'allerta meteo).

"Ci sono organici insufficienti anche per affrontare serenamente la pandemia Covid 19: dal Governo solo indicazioni generiche che scaricano responsabilità sui dirigenti scolastici. Il personale a rischio cosiddetto "fragile" è stato di fatto abbandonato a se stesso", fanno sapere da Cub.

La CUB chiede la modifica radicale del decreto dignità e l'abolizione del Jobs Act, definite "norme che tagliano fuori i precari della Pubblica Amministrazione per sempre. Ai Sindaci chiediamo la stabilizzazione di tutto il personale che ha superato i 36 mesi: la legge esiste basta volerla applicare. I bambini hanno diritto di frequentare la scuola in salute e serenità così pure i lavoratori devono essere garantiti con più personale e classi meno affollate. Le strutture scolastiche devono essere messe in sicurezza per tutelare chi ci lavora e studia", conclude la nota.

De Magistris: "La scuola doveva già partire"

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