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Cronaca Pompei

Resort abusivo da 30 anni, inchiesta a Pompei: 14 indagati

Sotto inchiesta anche un geometra del Comune ed un esponente della polizia municipale

Quattordici indagati ed il sequestro di un'area di 14mila metri quadri. Sono i primi risultati di un'indagine della procura di Torre Annunziata su di un resort a Pompei. Le ipotesi di reato, a vario titolo, vanno da lottizzazione abusiva a abuso di ufficio, da corruzione propria a falso ideologico in atti pubblici, violazione del segreto d'ufficio, falsità ideologica in certificati, reati edilizi ed urbanistici. Il sequestro si giustifica con la necessità "di impedire la prosecuzione e l’aggravamento dei reati accertati", col titolare che però ha già annunciato ricorso.

La struttura ricettiva, un agriturismo, sarebbe stata costruita abuso edilizio dopo abuso edilizio in 30 anni, fino allo scorso aprile. I titolari, secondo gli inquirenti, avrebbero anche implementato dei preesistenti manufatti abusivi, questi persino oggetto di istanze di condono rigettate o di ordinanze di demolizione. Il tutto, in un’area soggetta a vincolo di inedificabilità, a vincolo paesaggistico e di rispetto stradale.

Secondo gli inquirenti è accertato anche un episodio di corruzione verso un geometra dell'ufficio tecnico comunale di Pompei. Questi, pagato dal committente delle opere abusive, avrebbe omesso di inibire l'esecuzione dei lavori e di ordinare il ripristino dei luoghi. "Inoltre – secondo quanto spiegato dal procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso sono stati accertati due reati di falso ideologico in atto pubblico, da parte di un geometra dell'ufficio tecnico comunale di Pompei e di un capitano della polizia locale, che avrebbero omesso di riportare, in due distinti verbali di sequestro, alcuni abusi".

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