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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Torre annunziata

Fuga di gas nel residence, Pietro riapre gli occhi: non sa ancora che il compagno è morto

Intanto la madre del ragazzo che ha perso la vita ha presentato una denuncia ai carabinieri. Pare che nei giorni scorsi avesse accusato dei sintomi forse riconducibili ad una perdita di monossido di carbonio

Pietro Caputo è uscito dal coma. Il 21enne di Torre Annunziata ha riaperto gli occhi al Fatebenefratelli di Milano, ritrovando intorno a sé la sua famiglia. E' ricoverato da mercoledì scorso, quando è stato condotto nel nosocomio in fin di vita a causa delle esalazioni di una caldaia installata nel residence di Segrate dove pernottava col compagno Francesco Mazzacane.

Lo scambio di persona

Francesco, 24 anni di Torre del Greco, invece è morto. Adesso i familiari di Pietro dovranno spiegargli che cosa è successo, dargli anche la terribile notizia.

Proprio quei familiari che a Milano erano arrivati con il cuore spezzato. Per un incredibile errore dei soccorritori, inizialmente era stato detto sia a stampa che familiari che a morire era stato Pietro e che Francesco fosse ricoverato. Una circostanza tragica che ha reso ancora più terribile la storia della coppia di ragazzi, che volevano soltanto trovare lavoro e trasferirsi nel capoluogo lombardo.

La denuncia della madre della vittima

Intanto la mamma della vittima ha presentato una denuncia. Sembra che Francesco si fosse sentito male già due volte prima della morte, un malore che aveva colpito anche Pietro e interpretato dai medici come intossicazione alimentare. Potrebbero invece essere stati i primi effetti del monossido di carbonio fuoriuscito dalla caldaia. Saranno gli inquirenti a fare luce sulla vicenda, coadiuvati anche - quando gli sarà possibile - dalla testimonianza del sopravvissuto".

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