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Reddito di Cittadinanza, appello dei percettori: "Non siamo fannulloni, fateci lavorare"

Dopo ventuno mesi, per alcuni di loro, non è arrivata neanche un'offerta di lavoro

Non siamo fannulloni, fateci lavorare”. Questo è l’appello che lanciano alcuni percettori del Reddito di Cittadinanza, residenti tra la VII e l’VIII Municipalità di Napoli. Un malessere comune che nasce anche dall’essere spesso additati come “furbetti”, gente che “prende” soldi senza fare niente. Loro, però, non ci stanno e rimandano al mittente le accuse di chi fa di tutta l’erba un solo fascio.

Ben ventuno i mesi di ricarica ricevuta, sperando che questo sostegno prima o poi avesse potuto aprire loro le porte del mondo del lavoro. Ma niente, stando a quanto ci raccontano, sembra essere andato secondo i loro piani, o peggio secondo quelle che erano le premesse del Reddito di Cittadinanza: dal primo versamento ad oggi nessuna offerta di lavoro è arrivata (ne sarebbero dovute arrivare massimo tre), così come sporadiche sono state le convocazioni per colloqui conoscitivi (cosa che sarebbe dovuta avvenire dopo appena 90 giorni dall’attribuzione del sostegno).

"Vogliamo riscatto, dateci una possibilità"

Chiedono di lavorare, magari eseguendo mansioni di pubblica utilità per gli anziani, i disabili, il decoro dei parchi. “Il Reddito di Cittadinanza è stato una salvezza per molte famiglie”, ci dice Salvatore Caputo. “Non l’abbiamo mai visto come una forma di assistenzialismo. Anzi, guardavamo a quella famosa porta del mondo del lavoro che si apriva. Quella porta non si è mai aperta. Non a causa nostra, ma a causa delle istituzioni. Noi potremmo offrire servizi e curare il decoro dei nostri quartieri, a costo zero. Ci dovevano essere tre offerte di lavoro, ma non siamo arrivati neanche ad una”, ha continuato.

Tutto questo è assurdo. I percettori non sono fannulloni che aspettano la ricarica sul divano. Anzi, a più riprese facciamo appelli per cercare di tornare utili alla collettività. Noi siamo qui, dateci la possibilità di essere utili alla collettività. Dateci la possibilità di riscattarci nella vita perché i percettori del Reddito di Cittadinanza soffrono di disagio, ma hanno dignità. Vogliamo riscatto, dateci un’opportunità”, ha concluso.

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