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La mano dei clan sul Reddito di cittadinanza: un quarto delle truffe sono in Campania

Operazione interregionale dei carabinieri: solo a Napoli oltre 700 denunciati, di cui 64 vicini alla camorra

Se non è un sistema poco ci manca. La presenza dei clan nella distribuzione del Reddito di cittadinanza a Napoli e in Campania è massiccia come dimostra l'indagine interregionale portata avanti dai carabinieri. Se si considera il territorio campano, le persone denunciate per truffa ai danni dello Stato sono circa 1.800. Quasi la metà, 716 persone, sono residenti nel Napoletano e di queste 64 hanno sul capo una sentenza per associazione a delinquere di stampo mafioso. Allargando la lente d'ingrandimento a tutte le irregolarità riscontrate si arriva a 2414 pratiche al vaglio degli inquirenti.  

A questi, va aggiunto anche il numero di familiari che hanno all'interno del loro nucleo persone afferenti a organizzazioni camorristiche. I controlli a tappeto hanno permesso di individuare truffe per un valore di circa 40 milioni di euro su tutto il territorio nazionale. Circa un quarto di questi soldi percepiti illecitamente, sono in Campania. 

Non solo camorristi, però. A percepire il reddito anche lavoratori in nero, parcheggiatori abusivi, rapinatori con "fervente attività criminale" e truffatori seriali. C'è anche chi si è finto straniero presentandosi con documenti falsi al proprio Comune di residenza. Al momento, non è stata accertata la complicità di Caf e mediatori, ma i carabinieri sono a lavoro per capire in che modo sono state inoltrate le pratiche fasulle. Il primo provvedimento è il blocco del Reddito a tutte le persone per le quali sono state riscontrate irregolarità. Le somme di denaro sottratte indebitamente non sono state ancora recuperate. 

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