Finti acquisti col reddito di cittadinanza: in cambio soldi in contanti pagando una “commissione”
I negozianti intascavano dal 10 al 20% dalla finta vendita
Avrebbero consentito a numerosi titolari del reddito di cittadinanza l'irregolare spendita e monetizzazione del beneficio mediante la simulazione di acquisti di carne in realtà mai avvenuti. Il meccanismo prevedeva il pagamento elettronico con Pos tramite carta del reddito di cittadinanza e in cambio si ottenevano importi corrispondenti in denaro contante, decurtati di una percentuale trattenuta a titolo di "spese di commissione", variabile tra il 10% e il 20%.
È quanto hanno scoperto i militari del nucleo di polizia Economico-finanziaria della guardia di finanza di Napoli che hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Napoli di due macellerie e di denaro contante per 92mila euro oltre a titoli di credito (cambiali e assegni) nei confronti di tre soggetti indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato e usura. Dalle investigazioni sono anche emersi indizi su una probabile erogazione di prestiti di denaro in favore di soggetti bisognosi dietro corresponsione di interessi usurari.