Stop al Reddito di cittadinanza: i disoccupati scendono in strada
Annunciate manifestazioni di protesta nei prossimi giorni
A Napoli il movimento dei disoccupati è pronto a scendere in piazza contro le modifiche al reddito di cittadinanza volute dal governo Meloni. "Saremo il 18 e il 29 novembre in piazza a Napoli", scrivono i disoccupati del movimento 7 novembre. L'obiettivo è difendere il reddito di cittadinanza e chiedere salari dignitosi, portando in piazza insieme "percettori e non percettori, disoccupati e lavoratori". Non è escluso un blitz sabato 26 novembre fuori al teatro San Carlo di Napoli: il presidente della Repubblica Giorgio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sono stati invitati alla prima. La mobilitazione continuerà il 2 dicembre, in occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati di base, e il 3 dicembre per la manifestazione nazionale convocata a Roma.
"La manovra del governo - sostengono i disoccupati - regala qualche migliaio di euro con la flat tax al 2% più ricco della popolazione e scarica nella povertà assoluta un milione e mezzo di persone, levandogli 500 euro al mese. Pensare che la priorità economica e sociale è l\'attacco al reddito di cittadinanza in un Paese che ha raggiunto picchi di povertà e lavoro povero come il nostro (un lavoratore su 4 guadagna meno del reddito) è chiaramente una visione classista. Un attacco palese, ma che cresce nel tempo anche da parte di altre forze politiche, come dimostra il taglio già esistente per chi ha scontato anche solo una condanna negli ultimi 10 anni. Il tentativo di contrapporre "occupabili e non occupabili", "lavoratori e disoccupati" per alimentare la guerra tra poveri è evidente".
"I soldi - aggiungono - si vadano a prendere dalle spese militari, dalle basi militari di morte, dagli extraprofitti miliardari, dai super manager e super stipendi, dalla grande evasione fiscale, dai finanziamenti per le grandi opere inutili e dannose, dalle tasche dei padroni". Quindi l'appello alla partecipazione: "Organizziamoci per difendere i nostri interessi. Organizziamoci contro la guerra tra poveri. Soprattutto al Sud ci stiamo coordinando con tante realtà, disoccupati percettori e non.