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Cronaca

Napoli, i Carabinieri recuperano un quadro del '700 trafugato 25 anni fa

Una parte della pala d'altare asportata dalla chiesa di San Michele (Tramonti, Salerno) era stata riadattata e tagliata, posta in vendita con un valore intorno ai 200mila euro. L'indagine dei Carabinieri del Nucleo Patrimonio Culturale è stata complessa

"Ogni anno recuperiamo opere d'arte rubate per un valore complessivo di circa un miliardo e mezzo di euro": il Comandante del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) dei Carabinieri di Napoli, Giampaolo Brasili, evidenzia cifre che pesano come un macigno. Molto spesso, però, al valore economico delle opere si sovrappone un valore difficilmente quantificabile, quello "spirituale", come lo definisce il Comandante. "Le opere appartengono molto spesso a piccole comunità che si ritrovano in chiese di provincia, in paesi molto piccoli che a volte, senza le opere d'arte, quelle a cui fanno riferimento e che vengono trafugate, si sentono smarrite". 

Napoli, i Carabinieri recuperano un quadro del '700 trafugato 25 anni fa (foto schiavon)


È il caso della "Madonna con bambino" rinvenuta proprio dagli uomini del TPC. Si tratta di una sezione di una pala d'altare trafugata dalla piccola chiesa di San Michele, in località Gete nel comune di Tramonti, provincia di Salerno. I ladri se ne impossessarono nel 1992, 25 anni fa. Da allora l'attenzione su questa opera d'arte risalente al 1700, come su tante altre, non è mai calata. Il Comandante Brasili: "Abbiamo una banca data fornitissima. Nel caso della 'Madonna con Bambino' abbiamo ritrovato l'opera sul sito di una nota casa d'asta. Base d'asta 30mila euro, ma stimiamo il valore reale in circa 200mila euro". Sono in corso le indagini per individuare i responsabili, ciò che è certo è che coloro che hanno manomesso l'opera sono dei veri e propri artigiani. Paragonando l'opera rinvenuta con l'originale pala d'altare, infatti, i Carabinieri hanno concluso che l'ovale attuale è stato ricavato operando tagli e restaurazioni lungo i bordi. Una vera e propria "ricostruzione iconografica", un collage. Un'attivita complessa che ha previsto l'utilizzo di lampade sofisticatissime (in foto) che rivelano tracce di pittura recente, al piombo. Anche grazie a questa caparbietà da parte del Nucleo TPC di Napoli i furti di beni d'arte sono calati, nelle province campane, del 12% rispetto allo scorso anno. 

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