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Cronaca

Sciopero dei bus senza preavviso, Vetrella: "Protesta inaccettabile"

L'assessore in merito alla paralisi avvenuta ieri in città: "Ennesimo colpo all'immagine di un servizio pubblico già danneggiato negli ultimi anni da sprechi e cattiva gestione". Solidarietà ai lavoratori da Assoutenti

Giornata nera ieri nel settore dei trasporti a causa di uno sciopero improvviso dei dipendenti dell'Azienda napoletana mobilità (Anm) che ha lasciato nei depositi la quasi totalità degli autobus del trasporto pubblico. E possibili disagi potrebbero esserci anche oggi, in vista di un presidio annunciato dei lavoratori dell'Anm a Palazzo Santa Lucia.

"Il personale ha giustificato la mancata uscita con contestazioni sulla qualità delle vetture - ha spiegato il presidente dell'Anm, Antonio Simeone - ma in realtà l'agitazione nasce dalle preoccupazioni per i livelli di occupazione nel settore, minacciati dai tagli operati dalla Regione Campania sui trasferimenti per i servizi minimi del trasporto pubblico locale". Dichiarazioni, quelle rese dal presidente Simeone, definite "inaccettabili" dall'assessore ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania, Sergio Vetrella, secondo cui il massimo dirigente di un'azienda a totale partecipazione pubblica, "pagata dai cittadini in qualità di utenti e contribuenti, non può in alcun modo avallare una protesta del personale che - per come si è svolta - ha completamente paralizzato la città con disagi devastanti per la mobilità di lavoratori e studenti, senza contare l'ennesimo colpo all'immagine di un servizio pubblico già fortemente danneggiato negli ultimi anni da sprechi e cattiva gestione".

Malgrado tutto, solidarietà è stata espressa da parte di Assoutenti di Napoli. "Lasciando senza preavviso migliaia di persone in strada, non c'era un'autobus dell'ANM in circolazione. Non valgono nemmeno le fasce previste di garanzia per assicurare comunque il trasporto ed il diritto previsto di preavviso. Ma in questo momento di tagli indiscriminati decisi dalla Regione che stanno mettendo in crisi l'intero comparto trasporti in Campania, che stanno mettendo a rischio servizi, lavori ed acquisto di nuovo materiale rotabile con ricadute su tutto l'indotto, esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori. Il trasporto pubblico è una questione essenziale, un diritto del cittadino ed è responsabile chi, in maniera incosciente, con precisa volontà e determinazione, taglia i finanziamenti necessari al comparto, finendo anche col favorire il trasporto privato e l'inquinamento ambientale. Altra follia lucida è il previsto ennesimo aumento delle tariffe, addirittura del 40% circa per i pendolari tra la Provincia e Napoli, con un sistema tariffario non calcolato sulla distanza effettivamente percorsa ma sulla residenza. Chiediamo a tutte le parti, Regione, Provincia e Comune di sedersi ad un tavolo comune, congelare i previsti aumenti delle tariffe e trovare come rifinanziare il trasporto pubblico secondo le effettive necessità di tutta l'utenza".

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