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Giovedì, 25 Aprile 2024

Povertà, i dati drammatici della Campania

Nel rapporto 2022 della Caritas, la regione è agli ultimi posti in molti indicatori, tra cui la povertà assoluta, il tasso di occupazione generale femminile e quello femminile

Non ci sono buone notizie per la Campania nel Rapporto sulla Povertà 2022 presentato dalla Caritas. La regione è agli ultimi posti in molti degli indicatori presi in esame. Tra questi, quello della povertà assoluta. Il 42,2 per cento delle famiglie risiede nel Mezzogiorno (38,6 per cento nel 2020). Su scala regionale la Campania (22,8 per cento) segna uno degli andamenti peggiori, solo la Puglia (27,5) consegue un valore più elevato, mentre la Calabria (20,3) ha una performance migliore. Dall’analisi dei bisogni emerge che il problema lavoro continua a gravare fortemente sull’economia regionale. Secondo i dati Eurostat si registra un tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni del 41,3 per cento, a fronte di un tasso in Italia del 58,2 per cento ed un tasso medio per l'Ue a 27 stati membri del 68,4 per cento.  

Le stime relative alla povertà assoluta e relativa realizzate dall’Istat, spiegano queste differenze territoriali. Dall’Istat emerge che nel 2021 sono in condizione di povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie (7,5 per cento del totale da 7,7 per cento nel 2020) e circa 5,6 milioni di individui (9,4 per cento come l’anno precedente). Relativamente alle differenze territoriali, nel 2021 l’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (10,0 per cento, da 9,4 per cento del 2020) mentre scende in misura significativa al Nord (6,7 per cento da 7,6).

La condizione della donna è ancor più penalizzata a livello regionale. Se questa problematica riguarda tutte le regioni del Sud, dove risultano occupate meno di una donna su tre (il 33,0%) nella fascia tra i 15 e i 64 anni, a fronte di una media Ue del 63,4 per cento e una media italiana del 49,4 per cento, in Campania il tasso di occupazione femminile è pari al 29,1 per cento.

Non può meravigliare che la Campania sia la regione con il maggior numero di nuclei percettori di Reddito e Pensione di Cittadinanza: a giugno 2022 il 22 per cento delle prestazioni in Italia sono state erogate nella nostra regione, seguita da Sicilia (19 per cento), Lazio (10 per cento) e Puglia (9 per cento). Occorre inoltre sottolineare che il numero di nuclei familiari per i quali è stata attivata la misura del Reddito di Cittadinanza o della Pensione di Cittadinanza in Campania è pari a 335.261, per un totale di persone coinvolte pari a 842.442. La regione ha anche il record dell’importo medio mensile più elevato pari a 619,42 euro. 

Il Dossier regionale sulle povertà che la Delegazione Regionale Caritas pubblica da ormai 18 anni, analizza i dati raccolti dai Centri di ascolto diocesani e parrocchiali della Campania, circa le povertà incontrate e le risposte offerte e rappresenta un mezzo per evidenziare la sensibilità espressa dalle chiese locali nei confronti dei bisognosi, ma diviene occasione, altresì, per far emergere elementi utili nella narrazione di vecchie e nuove forme di povertà.


 

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