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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Giugliano in campania

Rapinatore seriale scarcerato: finisce a lavorare in pescheria

Il 35enne di Giugliano era detenuto dal 2019, è stato affidato ai servizi sociali

Rapinatore seriale esce dal carcere e viene affidato ai servizi sociali. P. C., giuglianese di 35 anni, era stato condannato dapprima a 9 anni di reclusione e poi a 6 anni complessivi per una serie di rapine aggravate, con il riconoscimento del vincolo della continuazione. 

Il Tribunale di sorveglianza di Napoli, Presidente Patrizia Mirra, Magistrato a latere Francesca Pandolfi, accogliendo la richiesta dell’avvocato Luigi Poziello, ha concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali, consentendo al giovane di espiare la pena lavorando presso una pescheria di Giugliano. 

Le condanne furono inflitte dopo processi con rito abbreviato. Quindi, lo sconto di pena di ben 3 anni di reclusione, a seguito di riconoscimento della continuazione tra i reati, il gip del tribunale di Napoli Nord  Maria Gabriella Iagulli ha condannato il giovane, difeso dall’avvocato Luigi Poziello, alla pena finale di 6 anni di reclusione.

P. C. fu arrestato dai carabinieri nel Giugno del 2019. Aveva già colpito tre attività commerciali. I militari dell’Arma della Stazione di Varcaturo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’allora 32enne di Giugliano, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è ritenuto responsabile di due rapine ai danni di due distinti esercizi commerciali della città.

Il 35enne si era introdotto in un supermercato con il volto coperto e armato di pistola. Insieme a un complice in via di identificazione, aveva sottratto l’incasso di circa 400 euro a un supermercato del centro cittadino. Il successivo 15 giugno, con lo stesso modus operandi, aveva tentato di rapinare un negozio di articoli cinesi ma il proprietario lo aveva messo in fuga. Prima di scappare, aveva colpito il titolare con il calcio della pistola. La vittima è finita in ospedale con una prognosi di dieci giorni.

Le indagini sono partite da un precedente arresto, quando l’uomo era stato bloccato dai carabinieri subito dopo aver commesso una rapina in un bar della fascia costiera. La successiva analisi delle immagini di videosorveglianza ha permesso agli investigatori di costruire un solido impianto probatorio, poi avvalorato dal gip. Decisivo anche il sequestro degli indumenti usati durante i colpi.

L’uomo fu arrestato subito dopo una rapina nel Giugno del 2019 insieme ad A. D. B., anch'egli difeso dall’avvocato Luigi Poziello, il Tribunale del Riesame annulló l’ordinanza di custodia cautelare, disponendo l’immediata liberazione. Lo stesso è stato successivamente assolto dalle accuse di rapina.

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