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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Rapinatore scoperto grazie all'analisi del Dna di tracce di sangue: arrestato

In manette un 41enne originario di Napoli che aveva rubato un Rolex dopo una colluttazione

I carabinieri della stazione Bologna Indipendenza hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, Francesca Zavaglia, nei confronti di un 41enne napoletano, indagato per rapina aggravata in concorso. Il provvedimento è stato emesso su richiesta del sostituto procuratore di Bologna, Stefano Dambruoso che ha coordinato le indagini avviate dai militari, dopo che un promotore sportivo sulla quarantina si era recato in caserma per denunciare una rapina. I fatti risalgono al pomeriggio del 28 ottobre 2020, quando il malcapitato, mentre si trovava nel parcheggio di un’agenzia assicurativa di via del Porto a Bologna, fu aggredito da uno sconosciuto con un casco da motociclista che voleva rubargli il suo Rolex.

La vittima reagì all’aggressione difendendosi energicamente ma fu costretto a desistere quando si accorse che nelle vicinanze c’era un altro malvivente a osservare la scena che stava incitando l’amico rapinatore in difficoltà, di sparare alla vittima. A rapina consumata, i due malviventi si allontanarono a bordo di uno scooter che avevano parcheggiato in zona. Grazie alla ricostruzione meticolosa dei fatti e al supporto dei carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma che hanno analizzato le macchie di sangue che il rapinatore aveva perso sulla camicia della vittima nella colluttazione, i carabinieri della stazione Bologna Indipendenza sono riusciti a risalire a un criminale di 41 anni, nato a Napoli e specializzato in quel genere di reati. Arrestato dai militari, è stato tradotto in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Per approfondimenti BOLOGNATODAY

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