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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Giugliano in campania

Rapina a mano armata in banca, bottino da un milione di euro per la banda del buco: arrivano le condanne

I malviventi erano riusciti infatti a recuperare le mappe della estesissima rete fognaria del capoluogo lombardo (oltre 1.500 chilometri di condutture), grazie alle quali avevano individuato il punto esatto in cui scavare per sbucare all'interno della banca

Si è concluso il processo di primo grado per la banda del buco napoletana, che aveva rapinato la filiale milanese del Credit Agricole di piazza Ascoli, scappando attraverso le fognature con un bottino da un milione di euro.  Sette imputati che hanno scelto il rito abbreviato celebrato davanti al giudice dell’udienza preliminare dott. Livio Cristofano. I pubblici ministeri Dottoresse Rosaria Stagnaro e Maria Cristina RIA, entrambe presenti, hanno chiesto condanne che vanno dagli 8 anni ai 9 anni ed 8 mesi.

Queste invece le condanne emesse dal giudice di primo grado - Veneziano Giuseppe 4 anni e 8 mesi difeso dall’avvocato Luigi Poziello; - Moio Antonio 5 anni e 4 mesi difeso dall’avvocato Luigi Poziello; - Felaco Aniello 7 anni (difeso dall’avvocato Bruno Cervone) - Picillo Salvatore 3 anni e 6 mesi - Tammaro Francesco 6 anni e 4 mesi difeso dall’avvocato Marco Perfetto - Tammaro Biagio 6 anni difeso dall’avvocato Marco Perfetto - Ippolito Salvatore 5 anni e 4 mesi difeso dall’avvocato Marco Maresca.

Un ottavo uomo, C.A. difeso dall’avvocato d’ufficio, ha optato per il rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio.

Il colpo

I malviventi erano stati arrestati il 18 maggio 2021 dopo aver svaligiato, il 3 novembre del 2020, la filiale milanese del Credit Agricole di piazza Ascoli, scappando attraverso le fognature con un bottino da un milione di euro.  Rapina studiata e progettata a lungo. Secondo le indagini della Squadra mobile milanese e dei pm, la banda del buco aveva realizzato una rapina "vecchio stile" dopo averla progettata a lungo: i rapinatori erano riusciti infatti a recuperare le mappe della estesissima rete fognaria del capoluogo lombardo (oltre 1.500 chilometri di condutture), grazie alle quali avevano individuato il punto esatto in cui scavare per sbucare all'interno della banca. Minacciato da uno dei rapinatori con la pistola in pugno, il direttore non aveva potuto far altro che aprire il caveau delle cassette private.

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