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Cronaca Caivano

Raimondo Caputo: "Ho abusato dell'amichetta, ma non ho ucciso Fortuna"

L'ammissione, giunta dopo la sospensione dell'udienza del processo a suo carico a causa dello sciopero della Camera Penale, dovrebbe essere resa nota il 2 maggio

Raimondo Caputo, accusato di avere ucciso Fortuna Loffredo, la bimba morta il 24 giugno del 2014 dopo essere caduta dall'ottavo piano del palazzo dove abitava, nel parco Iacp di Caivano, si è dichiarato disposto ad ammettere di avere abusato sessualmente dell'amichetta del cuore di Fortuna, figlia della sua ex compagna, Marianna Fabozzi, ma ha ribadito di non essere lui l'assassino.

La rivelazione, spiega Il Mattino, è giunta dopo la sospensione dell'udienza del processo a suo carico a causa dello sciopero della Camera Penale. L'ammissione dovrebbe essere resa nota il prossimo 2 maggio. "Dottò, ve lo ripeto. Sono un ladro, e qualche volta lo ammetto ho toccato l’amica del cuore di Fortuna. Lo facevo e lo sapevano in casa. Sia Marianna, la madre della bimba, che la nonna Angela Angelino. Lo sapevano e non dicevano niente, dottò".

La bimba vittima di abusi è anche la principale accusatrice di Titò. Caputo riferisce anche le modalità dell'assassinio di Fortuna: Marianna l'avrebbe afferrata per i piedi, graffiandola, e poi gettata giù. Le sarebbe rimasta in mano la scarpetta di cui poi si sono perse le tracce.

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