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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Avvocata

“Chi ha orecchio intenda”, al via il crowdfunding per la chiesa di Santa Luciella

Il luogo di culto era sede della corporazione dei pipernieri ed ospita il "teschio con le orecchie in grado". Versa in stato di abbandono, ma dei giovani laureati puntano a recuperarla

Ripristinare la sicurezza nel luogo di culto e restituire alla città la sede dell’antica corporazione dei pipernieri: è l'obiettivo dell'associazione culturale “Respiriamo Arte”, che grazie alla piattaforma di crowdfunding “Meridonare” punta a recuperare la chiesa di Santa Luciella.

I dettagli della campagna di raccolta fondi saranno presentati venerdì 25 novembre, alle 18, nella Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo in via San Biagio dei Librai 118. Sarà presente l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Napoli Alessandra Clemente, per un evento che permetterà ai partecipanti di visitare gratuitamente il Complesso dell’Arte della Seta.

“La chiesa di Santa Luciella, esempio di barocco napoletano, versa attualmente in condizioni di abbandono e negli anni ha subito numerosi danni e furti”, spiega l'associazione Respiriamo Arte.

“Divisa in due piani, nell’ambiente ipogeo è conservato il particolare teschio con le orecchie in grado, secondo la leggenda, di fare da tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti. La riapertura del sito consentirebbe, da un lato, di promuovere momenti aggregativi per le persone del quartiere, dall’altro, di incentivare lo sviluppo turistico dell’area. La chiesa, infatti, si trova in un punto strategico del centro storico di Napoli, a pochi passi da San Gregorio Armeno”.

I giovani laureati dell’associazione Respiriamo Arte da oltre un anno accompagnano turisti e appassionati alla scoperta della Chiesa dell’Arte della Seta, Complesso dei SS. Filippo e Giacomo. Oggi l’impegno raddoppia con la Chiesa di Santa Luciella, adozione frutto della tenacia dei ragazzi che hanno, infine, ottenuto il via libera dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione e Sant’Efremo Nuovo, nonché il patrocinio del Comune di Napoli.

Il traguardo per la raccolta fondi, perché si dia via libera al recupero, è di 25mila euro.

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