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Cronaca

Rifiuti, sette quartieri incoronati campioni di differenziata

Cittadini virtuosi a Bagnoli, Ponticelli, Centro Direzionale, Chiaiano, Colli Aminei, San Giovanni a Teduccio, Rione Alto per un totale di circa 130 mila abitanti. Presentata anche una video inchiesta del WWF

In sette quartieri napoletani dove si realizza il servizio di raccolta dei rifiuti con il metodo del porta a porta si raggiunge il 66,09% di differenziata con punte del 91% a Bagnoli, area in cui sorgeva l'ex acciaieria Ilva.

A renderlo noto è il Wwf Italia che ha diffuso i dati dell'ultimo anno sulla raccolta differenziata sottolineando che questo successo è pari a quello di molte città del nord Europa.

I quartieri coinvolti dal servizio sono Bagnoli, Ponticelli, Centro Direzionale, Chiaiano, Colli Aminei, San Giovanni a Teduccio, Rione Alto per un totale di circa 130 mila abitanti. Grazie a questi cittadini virtuosi, pari al 13,12% della popolazione partenopea, la raccolta differenziata è passata dal 14,45% del 2008 al 18,90% del 2010. Se tutta la città fosse a regime con il "porta a porta", spiega il Wwf, sarebbero 27 mila le tonnellate al mese risparmiate alle discariche.

Ma andiamo nel dettaglio. Bagnoli con i suoi 19.236 abitanti è il quartiere più virtuoso con il 91,11% di raccolta differenziata (su 3.519 tonnellate di rifiuti prodotti da gennaio a settembre 2010 ben 3.206 non vanno in discarica). Seguono il Centro direzionale con l'84,25% per 2.349 abitanti, Chiaiano con 72,63% per 24.860 abitanti, i Colli Aminei con 68,43% per 21.961 abitanti, Ponticelli con 65,43% per 10.888 abitanti, Rione Alto con il 64,68% per un totale di 16.509 abitanti, San Giovanni a Teduccio con 50,15% di differenziata per 31.876 abitanti.

Il Wwf, inoltre, ha presentato sempre oggi una video inchiesta in cui i cittadini esprimono il proprio giudizio sull'emergenza rifiuti e sulla raccolta differenziata.

Insieme ai risultati il Wwf ha mostrato anche una video inchiesta svolta nella prima settimana di dicembre, nel pieno dell'emergenza rifiuti, che testimonia la voglia e la necessità dei cittadini coinvolti nella differenziata di partecipare a questo processo di cambiamento profondo. Il trend costante nella raccolta differenziata potrebbe ulteriormente crescere se a separare i rifiuti non fosse solo il 13,12% dei cittadini, ma tutti i napoletani. Come ha spiegato Stefano Leoni, Presidente del Wwf Italia: "I cittadini chiedono con forza un cambiamento radicale rispetto alle scelte che hanno subito per oltre 15 anni con le drammatiche conseguenze negative che tutti conosciamo. I napoletani chiedono di avere accesso rapido al servizio 'porta a porta'.  Facile immaginare il recupero dei materiali come carta e cartone, che rappresentano il oltre il 23% dei rifiuti prodotti nelle 6 province campane, dopo la frazione umida (33,62%), a cui si aggiungono plastiche, metalli, vetro e tessili. Questo ciclo virtuoso è quanto ci chiede la stessa Unione Europea: una riduzione dei rifiuti stessi e del loro smaltimento creando finalmente una società del riciclo".

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