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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Ferdinando / Via Generale Giordano Orsini

Quindicenne ucciso da un carabiniere, spunta un video successivo alla tragedia

A mostrare le immagini è stata la trasmissione Quarto Grado. Non è escluso che possano aiutare gli inquirenti nelle indagini

Le immagini sono di via Generale Orsini, girate verso l'una di notte del primo marzo scorso. Ritraggono un motorino accanto al corpo di Ugo Russo, il 15enne che pochi istanti prima era stato colpito a morte da due dei proiettili sparati dal carabiniere 23enne al quale aveva provato a rapinare il Rolex.

Si tratta del video ieri sera pubblicato in esclusiva dalla trasmissione Mediaset Quarto Grado, che non si esclude possano aiutare gli inquirenti a fare ulteriore luce sulla vicenda. A girare il video è stato qualcuno dall'alto, da uno degli edifici lungo la strada dove è avvenuta la tragedia.

Il video, esclusivo, riprende la scena pochi istanti dopo gli spari. Secondo le prime ricostruzioni fatte dagli inquirenti, il ragazzo, armato con una pistola giocattolo, avrebbe minacciato il militare che ha reagito sparandogli. Questi è ora indagato per omicidio. Soccorso e ricoverato in rianimazione all'ospedale Vecchio Pellegrini, Ugo Russo è morto poco dopo. Dopo la sua morte, alcuni suoi parenti hanno danneggiato il pronto soccorso - costretto ad alcune ore di chiusura - mentre due persone hanno sparato contro la caserma dei carabinieri Pastrengo.

Coronavirus, niente funerali per Ugo Russo

Due arresti per la stesa alla Pastrengo

Stesa alla Pastrengo, i due ragazzi ammettono: "Eravamo arrabbiati per la morte di Ugo"
Nicoletta Campanaro, Gip di Napoli, ha disposto il carcere per V.S. e G.G., nei giorni scorsi fermati dalla Procura con l'accusa di essere i due responsabili del raid a colpi d'arma da fuoco sparati contro la caserma Pastrengo lo scorso primo marzo.

Una "stesa", di almeno quattro colpi, avvenuta poche ore dopo la morte del 15enne Ugo Russo, cugino di G.G., ucciso dai colpi di pistola sparati da un carabiniere di 23 anni, nella zona di Santa Lucia di Napoli, a cui Russo voleva rapinare l'orologio insieme con un 17enne. Quest'ultimo si trova ora in un centro di accoglienza per minori.

Morte quindicenne, fermati presunti autori stesa alla Pastrengo

Gli arrestati per il raid alla caserma sono accusati di concorso in porto e detenzione in luogo pubblico di arma da fuoco e di violenza privata. Contestata dagli inquirenti anche l'aggravante mafiosa. I due giovani hanno chiesto e ottenuto dal Gip di poter rilasciare dichiarazioni spontanee, durante le quali hanno ammesso le proprie responsabilità.

Il blitz, hanno spiegato, era "frutto della rabbia per la morte di Ugo". Non hanno fornito comunque spiegazioni sulla provenienza dell'arma.


 

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