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Cronaca San Ferdinando / Via Generale Giordano Orsini

Quindicenne ucciso durante rapina: i medici dicono che addosso aveva un Rolex e una catenina

Gli investigatori ipotizzano che insieme al complice 17enne aveva già messo a segno un'altra rapina

Probabilmente aveva già messo a segno una rapina prima di essere ucciso con due colpi di pistola, uno al petto e uno alla testa, da un carabiniere in borghese. È quanto ipotizzano gli investigatori che stanno indagando sulla vicenda del 15enne ucciso a via Generale Orsini dopo un tentativo di rapina. Secondo gli investigatori aveva già messo a segno un altro colpo insieme al 17enne che era con lui sullo scooter al momento dell'uccisione. I medici del pronto soccorso dell'ospedale “Pellegrini” avrebbero trovato addosso alla vittima un Rolex e una catenina che gli investigatori ritengono essere provento di un'altra rapina effettuata prima di provare a sottrarre, sempre un Rolex, al carabiniere. Gli oggetti sarebbero stati sottratti in un'altra occasione e gli investigatori adesso stanno cercando di capire se si è verificato un altro colpo prima della tragedia. Un'ipotesi che al momento non è stata suffragata da nessuna denuncia di eventuali parti lese anche se sull'indagine al momento vige il massimo riserbo.

Le indagini

Sono due le procure che stanno lavorando sul caso. La procura dei Minorenni che ha formulato l'ipotesi di reato della tentata rapina, ai danni del 17enne complice del 15enne ucciso, e la procura di Napoli che invece indaga sull'omicidio, sull'atto di devastazione all'interno del pronto soccorso dell'ospedale nel cuore della Pignasecca, e sugli spari effettuati all'esterno della caserma Pastrengo dei carabinieri. Se fosse confermata l'ipotesi di una rapina precedente si aggraverebbe la posizione del 17enne arrestato subito dopo l'uccisione del 15enne. L'inchiesta della procura dei Minorenni è coordinata dal procuratore Maria de Luzenberger e dal sostituto Cerullo mentre quella della procura di Napoli è affidata all'aggiunto Rosa Volpe e al sostituto Simone De Roxas sotto il coordinamento del procuratore Giovanni Melillo.

Il carabiniere indagato per omicidio volontario 

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