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L'inchiesta

Qatargate, i legali di Cozzolino si lamentano: “Accuse incomplete e documenti non tradotti”

Gli avvocati dell'europarlamentare pronti a chiedere un nuovo rinvio dell'udienza di estradizione

Rischia un nuovo rinvio per entrare nel merito l'udienza della Corte di Appello di Napoli che deve pronunciarsi sulla richiesta di estradizione avanzata dalle autorità belghe per l'eurodeputato Andrea Cozzolino. La documentazione dell'accusa non è stata tutta trasmessa ai suoi legali. La circostanza è stata evidenziata all'AGI dagli avvocati Dezio Ferraro e Federico Conte. Cozzolino è stato arrestato nell'ambito dell'indagine nota come Qatargate, e deve rispondere di corruzione. In carcere è rimasto una sola notte e ora è agli arresti domiciliari con la possibilità di uscire due volte al giorno.

Dei molti atti che comporrebbero il dossier delle autorità giudiziarie belghe contro di lui, ci sarebbe solo una parziale trasmissione e non tutti i documenti sarebbero tradotti in italiano, secondo i difensori. Per il giudice Michael Caise, Cozzolino da componente del Parlamento Europeo, presidente dal 2019 della Delegazione per le relazioni con i Paesi del Maghreb, co-presidente della Commissione parlamentare congiunta euro-marocchina, e anche componente della commissione speciale Pegasus, "avrebbe indebitamente ricevuto, per conto del governo del Marocco, verosimilmente da un tale Atmoun (l'ambasciatore di quel Paese in Polonia, ndr) danaro per esercitare le sue funzioni parlamentari europee in modo da favorire gli interessi del Marocco all'interno del Parlamento Europeo". Alla richiesta di estradizione Cozzolino si è opposto.

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