In duemila protestano sotto la sede della Regione e violano il coprifuoco: scontri con le forze dell'ordine
Sono arrivati da vari punti della città dove si erano dati appuntamento per confluire sotto la sede della Giunta regionale della Campania. Bloccato il lungomare
Sono circa duemila le persone che hanno raggiunto Palazzo Santa Lucia da diversi punti della città per protestare contro le restrizioni imposte dalla Regione Campania per l'emergenza Coronavirus. Al grido “libertà-libertà” hanno letteralmente invaso l'area circostante il palazzo della Giunta regionale e hanno bloccato anche il lungomare. I manifestanti sono arrivati sia dal lungomare stesso che dal centro storico. In particolare qualche centinaio si era dato appuntamento nei pressi dell'Orientale per poi incamminarsi e raggiungere a piedi il palazzo della Giunta. Dal centro storico hanno attraversato piazza Bovio, piazza Municipio e sono poi arrivati a Palazzo Santa Lucia e sul lungomare. Il palazzo è protetto dalle forze dell'ordine in assetto anti-sommossa.
Gli scontri
Esplosione di petardi e lancio di oggetti contro gli uomini in divisa. Le forze dell'ordine hanno lanciato la carica con lancio di lacrimogeni. Secondo le prime informazioni ci sarebbe anche un carabiniere ferito dopo essere stato accerchiato da sei o sette manifestanti. Il traffico è stato completamente bloccato dalle persone in corteo tra le auto. Aggrediti i giornalisti e picchiata in diretta la troupe di Sky. I manifestanti hanno forzato il blocco e sono riusciti ad avvicinarsi sotto la sede della Regione. Forze dell'ordine in numero insufficiente, dovendo contrastare scene di vera e propria guerriglia urbana.
La nota della Questura
"Questa sera abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell'ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza".
Lancio di pietre e l'invito ai poliziotti: "Unitevi a noi"
Fitto lancio di pietre contro la polizia che ha risposto con cariche di allegerimento. Poi gruppi incappucciati sono partiti all'assalto delle auto delle forze dell'ordine accerchiandole e colpendole con pugni, calci e cinghiate. Danneggiata una vettura della polizia municipale. Incendiati diversi cassonetti. "Perché siete lì e non siete con noi. Perché cazzo". È l'urlo disperato di una donna napoletana rivolto ai poliziotti. La folla si è poi dispersa poco prima dell'una.