Mutande in piazza: protesta con provocazione contro i tagli al Welfare
Un migliaio di persone in strada contro "il Governo nazionale che ha tagliato i fondi per l'80%, la Regione Campania che ha stanziato appena 13milioni nell'ultimo bilancio e il Comune di Napoli per il ritardo nei pagamenti"
Mutande stese su fili, portate in giro per la città fino alla Prefettura di Napoli, perchè "il settore del sociale è stato ridotto così". A protestare gli operatori del terzo settore ieri in città, riuniti nel comitato «Il welfare non è un lusso», in contemporanea con le manifestazioni di Roma e Genova.
E in corteo i manifestanti hanno portato un cesto-regalo pieno di mutande in Prefettura affinchè "venga consegnato a Tremonti e Berlusconi che hanno lasciato in mutande operatori e fasce deboli".
A Napoli, circa un migliaio di persone hanno percorso le strade della città per protestare contro "il Governo nazionale che ha tagliato i fondi per l'80%, la Regione Campania che ha stanziato appena 13milioni nell'ultimo bilancio e il Comune di Napoli per il ritardo nei pagamenti". A sfilare in corteo, insieme agli operatori, anche disabili in carrozzella, ragazzi delle case famiglia, donne. In piazza del Plebiscito, un gruppo di persone si è staccato dal tronco principale del corteo ed è entrato a Palazzo Reale.
Dal balcone che affaccia sulla piazza, i manifestanti hanno srotolato un lenzuolo con la scritta «Il welfare non è un lusso». Nel centro della piazza, invece, gli altri manifestanti hanno accumulato le mutande - e anche un pannolino - in una cesta di vimini e sotto hanno affisso in foglio con la scritta «Ci avete ridotti in mutande».