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"Sfruttati per il Covid, ora finiremo in strada"

Protesta degli operatori socio-sanitari. In tutta la Campania, migliaia di lavoratori hanno il contratto in scadenza tra ottobre e dicembre 2021. La Cisl: "Un'ingiustizia sociale. O si trova una soluzione o ci sarà sciopero della Sanità"

Precari, anzi peggio, somministrati. In dieci anni di commissariamento della Sanità, la Regione Campania ha fatto ricorso ad agenzie interinali per rimpolpare gli organici ospedalieri con operatori socio-sanitari. Una pratica molto in uso anche negli ultimi 18 mesi durante la pandemia. Questi lavoratori sono migliaia in tutto il territorio regionale e tra ottobre e dicembre 2021 vedranno scadere i loro contratti.

Stavolta, però, non ci saranno proroghe. I concorsi indetti da Palazzo Santa Lucia non hanno tenuto conto di questi anni di esperienza e, così, precari e somministrati saranno sostituiti dai vincitori in graduatoria. "E' un'ingiustizia sociale - tuona Lorenzo Medici, segretario regionale della Cisl Funzione pubblica - Queste persone hanno mantenuto in piedi il sistema sanitario negli anni del commissariamento. Durante la pandemia lo hanno fatto a rischio della loro stessa vita. Se non verrà trovata una soluzione, siamo pronti allo sciopero della Sanità". 

Tra le vertenze più spinose c'è quella dell'Ospedale Santobono: "Siamo in 40 - racconta Concetta Sozio, oss somministrata attraverso un'agenzia interinale - Alcuni lavorano da dieci anni e il 31 ottobre finiremo in mezzo a una strada. Abbiamo coperto un buco di 90 unità lavorative: significa che abbiamo lavorato per due o addirittura per tre. Ci siamo sottoposti a turni massacranti, anche notturni, e siamo stati sempre reperibili nonostante il nostro contratto non lo prevedesse. Durante la prima e la seconda ondata del Covid ci siamo ammalati e abbiamo rischiato di infettare anche i nostri familiari". 

Al presidio davanti alla Prefettura presenti anche i lavoratori degli ambiti territoriali, coloro che garantiscono le cure socio-assistenziali ai soggetti fragili. Situazione particolarmente delicata nell'Ambito 17, che comprende i Comuni di Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Casandrino e Sant'Antimo. "Il nostro contratto scade il 31 dicembre - racconta Cecilia Petito, un'operatrice socio-assistenziale - e, allo stato attuale, non ci sarà proroga. In molti lavorano da più di 10 anni, alcuni anche da 16 e non sappiamo neanche se la motivazione sia politica o amministrativa". 

Oltre al danno la beffa. Infatti, secondo i calcoli della Cisl anche assumendo i vincitori di concorso la Regione sarebbe ben lontana dal livello minimo di dipendenti per un corretto funzionamento della Sanità: "Siamo al disastro, nonostante ciò che racconta De Luca - afferma Medici - Mancano 15-20mila unità e se non verranno assunte i soldi del Pnrr non serviranno a nulla".  

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