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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Protesta operai Fca licenziati, la svolta: scesi dal campanile della chiesa del Carmine

Erano lì dallo scorso sabato. Pur dovendo restituire due anni di stipendi per una sentenza della Cassazione, il denaro gli aveva impedito di accedere al reddito di cittadinanza

Quattro giorni di protesta, poi nella serata di ieri i due ex operai dello stabilimento Fca di Pomigliano d'Arco hanno abbandonato le impalcature della chiesa del Carmine di Napoli, dove dallo scorso sabato contestavano le modalità di accesso al reddito di cittadinanza per la fascia di lavoratori che ha perso il proprio impiego.

Pasquale Tridico, presidente dell'Inps, ha però annunciato che il sistema di accesso potrebbe variare già dal prossimo maggio.

Mimmo Mignano e Marco Cusano furono licenziati nel 2014 insieme ad altri tre colleghi. La loro colpa fu quella di aver inscenato il suicidio di Marchionne davanti allo stabilimento di Nola. Percepirono due anni ulteriori di stipendio, dal 2016 al 2018, poi la sentenza d'appello fu ribaltata lo scorso anno in Cassazione ed il licenziamento confermato. Non solo, dovranno restituire all'azienda i salari indebitamente percepiti, cifra che peraltro ha impedito loro di chiedere quello di cittadinanza.

La protesta sul campanile

Gli ex Fca hanno portato avanti una protesta non "a 'titolo personale", sottolineando di aver lottato "per tutti i veri poveri''. ''Come noi ci sono migliaia di lavoratori che hanno cause pendenti - hanno spiegato in diverse occasioni - ed è per tutti che noi protestiamo''.

Mignano, dopo un incontro all'Inps, era salito fino a 75 metri d'altezza chiedendo un incontro con Di Maio. Poi ieri sera la svolta con Tridico che ha annunciato un nuovo decreto ministeriale per maggio. Da qui l'interruzione di una protesta che a detta degli autori "non è stata inutile"

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