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Cronaca

Esposti all'amianto e poi licenziati: la protesta degli ex Montefibre

Da 18 anni inseriti nei percorsi di formazione della Regione senza alcun risultato. Per anni hanno lavorato a contatto con materiale cancerogeni, ma lo Stato non lo riconosce

Cambia il Governo, ma la musica è la stessa. Gli ex lavoratori Montefibre sono tornati a protestare davanti alla prefettura di Napoli. La loro è una vertenza che dura da 18 anni, da quando sono stati cacciati via dalla Montefibre e hanno vagato in vari programmi di formazione regionale senza mai essere reinseriti in alcun processo produttivo. Come se non bastasse, negli ultimi tempi hano scoperto di essere stati esposti all'amianto. Una condizione che li rende soggetti fragili, anche se lo Stato non gli ha mai riconosciuto alcuna indennità.

Tutte le interlocuzioni con il Governo Draghi si sono interrotte in estate, quando è partita la campagna elettorale. "Noi portiamo avanti la nostra battaglia su due fronti. - spiega Aldo Barbati, uno degli ex operai - Da un lato chiediamo alla Regione di sostenere gli ammortizzatori sociali che finora ci hanno tenuto in vita. La Regione dice che vuole formarci per lavorare e noi siamo contenti. Va tenuto conto, però, che abbiamo una media di 57 anni. Vorremmo anche delle tutele, perché a differenza di altre regioni, se in Campania esci dalla mobilità non puoi più rientrarci. E se un'azienda ci licenzia dopo sei mesi noi come sopravviviamo?".

L'altro aspetto della vertenza è il rinoscimento della malattia professionale: "Su questo punto viviamo un paradosso - prosegue Barbati - L'Asl ci riconosce soggetti a rischio perché tutti noi abbiamo tracce di amianto nei polmoni e potremmo ammalarci in qualsiasi momento. Periodicamente dobbiamo sottoporci a controlli. Allo stesso tempo, però, lo Stato non ci riconosce la malattia professionale, né un indinnizzo per l'esposizione all'amianto". Gli ex Montefibre vorrebbero incontrare il nuovo Governo a Roma, ma nessun sindacato ha voluto prendere in carico la vertenza.

Il prefetto di Napoli Palomba ha assicurato loro che farà da ponte col nuovo Esecutivo, per far arrivare sui tavoli dei ministeri la loro emergenza. 

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