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Infermieri e oss senza lavoro con la fine dell'emergenza: "Usati e abbandonati"

Centinaia di unità assunte a tempo determinato per affrontare l'emergenza sanitaria resteranno senza lavoro. Flash mob di protesta davanti all'ospedale Cardarelli: "Molti colleghi sono morti. C'è carenza di personale e ci sono i soldi, perché non si stabilizzano?"

La pandemia potrà essere l'occasione per risolvere i problemi strutturali della Sanità campana. Questa frase è stata ripetuta decine di volte dai rappresentanti istituzionali, soprattutto durante la prima ondata di contagi da Coronavirus. 

A 15 mesi dall'inizio dell'era Covid, però, si scopre che centinaia di infermieri e operatori socio-sanitari resteranno senza lavoro con la fine dell'emergenza. Motivo per cui, è stato organizzato un flash mob all'esterno dell'Ospedale Cardarelli di Napoli.

"Siamo tutti risultati idonei in un concorso per assunzioni a tempo indeterminato - spiega l'oss Sivlia Mauro - All'inizio della pandemia siamo stati chiamati per tamponare il deficit dei personale e abbiamo accettato anche contratti di sei mesi, rinnovabili per altri sei. Ma sul nostro accordo c'è scritto che il giorno dopo la fine dell'emergenza possiamo essere mandati a casa. E' un trattamento ingiusto per diversi motivi. Innanzitutto, durante la fase più dura, molti colleghi hanno perso la vita. Inoltre, Ospedali come il Cardarelli soffrono di cronica carenza di personale, quindi il nostro apporto è necessario per garantire i livelli di assistenza". 

Sulla stessa lunghezza d'onda Marco, infermiere precario impiegato nella terapia intersiva Covid: "Ci sentiamo abbandonati. Prima incensati come eroi e adesso rispediti a casa, senza alcuna dignità". 

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