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Niente matrimoni, i fotografi sono sul lastrico: "Vogliamo un anno bianco fiscale"

Il wedding è uno dei settori più colpiti dall'emergenza Coronavirus. Gli operatori del settore: "Per noi neanche i duemila euro di bonus perché assimilati agli ottici"

Nella roulette russa dei codici ateco ci scappano molte note bizzare. Come l'assimilazione di una parte della categoria dei fotografi di matrimoni con gli ottici. Gli ottici non hanno mai chiuso, neanche durante i giorni del più estremo lockdown. Motivo per cui, non hanno beneficiato dei duemila euro per le partite iva. Come loro, non hanno potuto godere del ristoro nemmeno fotografi e videomaker del wedding che, a dispetto dello stesso codice ateco, hanno appeso al chiodo, almeno per quest'anno, obiettivi e cavalletti. 

Circa settanta operatori hanno protestato questa mattina davanti alla Prefettura di Napoli: "Non fattureremo un solo euro per tutto il 2020 - spiega Walter Gilardi, presidente dell'Associazione fotografi-videografi professionisti - e torneremo a lavorare solo nel 2021. Per questo motivo chiediamo un anno fiscale bianco e contributi a fondo perduto perché per noi sarà impossibile continuare a pagare tasse e fitti dei locali. Inoltre, c'è la questione dei codici ateco che va riformata". 

Contemporaneamente alla manifestazione di piazza Plebiscito, una delegazione del gruppo Cna Comunicazione e Fotografi ha incontrato l'assessore alle attività produttive della regione Campania Antonio Marchiello. I fotografi aderenti alla sigla, che a Napoli sono 250, hanno chiesto un accompagnamento economico da parte della Regione per il 2020.  "Ormai le nozze per il 2020 - spiega Enzo Grande, a capo della delegazione di fotografi di Cna - sono già state spostate al prossimo anno. La grande maggioranza delle ragazze che immaginavano un certo tipo di festa per il loro matrimonio non accettano di farlo seguendo le regole di distanziamento del covid19".

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