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Cronaca

Gommoni e bandiere Is fuori alla Prefettura: nuova protesta dei lavoratori Cub

"Chiederemo cittadinanza ai Paesi africani - racconta provocatorio Vincenzo Guidotti del sindacato - così da avere almeno l'assistenza che hanno i migranti"

I lavoratori del Consorzio Unico di Bacino hanno stamattina dato vita ad una nuova protesta, dopo quella in piazza Municipio di pochi giorni fa. La provocazione questa volta è di portata “internazionale”: con gommoni, cappucci neri in testa e bandiera nera simile a quella dello Stato Islamico (ma riportante la scritta “Isiss”, “Io sono italiano senza stipendio”), hanno dato vita ad un presidio all'esterno della prefettura.

“È solo una seriosa rappresentazione tragicomica di un dramma umano che qui ha già ha visto 5 suicidi, 134 morti per cancro e migliaia di famiglie ridotte alla fame a cui la malavita organizzata e la politica ha sottratto lavoro e dignità – ha sottolineato Vincenzo Guidotti, del Sindacato Azzurro – Gente che ha lavorato in discariche colme di rifiuti tossici, come hanno riferito i collaboratori di giustizia, e che ora si vedono trattati in questo modo”.

“Nessuno osi accostare questa manifestazione a fenomeni di razzismo – ha aggiunto il sindacalista – si richiede di avere almeno l'assistenza paritetica dei nostri fratelli africani migranti, e per farlo saremo costretti anche a richiedere la cittadinanza ai loro Stati pur di potere sopravvivere”.

I lavoratori Cub, migliaia in tutta la Campania, sono – prosegue Guidotti – “senza stipendio per periodi che vanno dai 3 ai 50 mesi, 121 sono stati illegittimamente licenziati ed altri 1500 sono in mobilità pubblica senza percepire la dovuta indennità ell'80% dello stipendio, che dovrebbero pagare i Comuni”.

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