Protesta nel cimitero di Poggioreale: i seppellitori incrociano le braccia
La decisione dopo la pubblicazione di un bando per l'affidamento dei servizi di sepoltura che, secondo i 30 lavoratori, porterebbe al loro 'licenziamento'
Si corre il rischio della paralisi per le sepolture dei defunti nel cimitero di Poggioreale a Napoli. Gli inumatori che hanno effettuato in questi anni il servizio, alle dipendenze di alcune cooperative esterne, a sostegno dell'attività svolta dai pochi dipendenti del Comune, hanno incrociato le braccia.
La decisione dopo la pubblicazione di un bando per l'affidamento dei servizi di sepoltura che, secondo i 30 lavoratori - come riferiscono organi di stampa - porterebbe al loro 'licenziamento'. Di qui la decisione che ha già provocato un primo effetto con il mancato seppellimento di 16 salme nella giornata di ieri, portate nell'obitorio del cimitero.
I lavoratori si sono affidati a un legale, Angelo Pisani, presidente dell'associazione Noi consumatori, che chiede al prefetto di Napoli la convocazione di un tavolo di trattativa e al Comune di modificare il bando, inserendo una clausola che preveda l'assunzione dei dipendenti da parte della societa' che si aggiudichera' il bando. "Ci sono da rispettare i diritti di questi lavoratori che in questi anni - ricorda Pisani - hanno svolto un servizio essenziale. Nello stesso tempo occorre garantire una sepoltura degna ai defunti evitando che il problema divenga sempre piu' grave".