Asia, la rabbia degli interinali: "Fatti fuori dal bando dopo i sacrifici"
Il concorso per 500 assunzioni nella partecipata del Comune di Napoli penalizza i lavoratori precari che otterranno meno punti degli inoccupati nonostante l'esperienza accumulata
E' un bando senza pace quello per le 500 nuove assunzioni in Asia. Una guerra che coinvolge coinsiglieri comunali, sindacati e lavoratori. Circa 120 interinali hanno protestato, questa mattina, davanti a Palazzo San Giacomo. I criteri del concorso li penalizzano oltremodo. Basti pensare che mentre un disoccupato o un inoccupato ottiene 5 punti, a chi come loro ha accumulato esperuienza sul campo garantisce solo due punti.
"Siamo stati fatti fuori, senza alcuna tutela - afferma Luigi - la formazione che ci è stata fatta è stata buttata nella spazzatura, così come i nostri sacrifici. Abbiamo cominciato a lavorare da interinali a Capodanno, con freddo, in mezzo ai topi, in un momento in cui la città rischiava di essere sommersa dai rifiuti. Per il bando non siamo stati nemmeno considerati".
Per Francesco "...siamo di fronte a un bando anticostituzionale. Per altre società del Comune è stato previsto un punteggio per i precari, mentre per l'Asia no. Non ha senso penalizzarci in questo modo rispetto a disoccupati e inoccupati. Di fatto, aver lavorato per quest'azienda ci ha penalizzati".
C'è chi per accettare l'incarico precario ha rinunciato al reddito di cittadinanza: "Molti lo hanno fatto per dare un esempio ai figli e per avere un futuro certo. Abbiamo tutti famiglia. Senza di noi, oggi Napoli avrebbe la spazzatura ai primi piani dei palazzi".