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Cronaca

Protesi al seno difettose, visite alla Seconda Universita di Napoli

Il reparto diretto dal professor Francesco D'Andrea ha dato la disponibilità a offrire una consulenza specialistica. Le protesi mammarie PIP sono della società francese finita sotto inchiesta

Per le donne napoletane e non solo che hanno subito un intervento di chirurgia plastica al seno con l'inserimento delle protesi mammarie PIP, la società francese finita sotto inchiesta dopo le segnalazioni di rottura pervenute alle autorità nazionali francesi, il reparto di chirurgia plastica della Seconda Universita di Napoli apre le porte dei suoi ambulatori. Il reparto diretto dal professor Francesco D'Andrea, ha dato la disponibilità a offrire una consulenza specialistica.

L'INCHIESTA - Nel 2010 l'autorità regolatoria francese (Agence française de sècuritè sanitaire des produits de Santè, Afssaps) ha messo sotto indagine la Poly Implant Prosthese (PIP), società francese produttrice di protesi mammarie, a seguito dell'aumento delle segnalazioni di rottura di protesi. L'Afssaps ha scoperto che PIP stava producendo i propri impianti utilizzando un tipo di silicone non conforme all'uso medico. In Italia sono circa 7mila le donne che si sono state sottoposte ad interventi di aumento del seno con protesi PIP.

D'Andrea ha comunque precisato che l'allarme riguarda le pazienti portatrici di protesi PIP prodotte tra il 2001 e il 2010, sottolineando che allo stato non ci sono evidenze scientifiche che pongono in correlazione l'insorgenza di tumori con l'impiego delle protesi PIP.

Numeri utili per informazioni e prenotazioni: 0815665557 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14.

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