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Cronaca

Prostituzione, chiuso il Femina, legato al clan Mallardo: 7 arresti

I locali notturni "Femina" a Napoli e "Femina 2" a Capodrise sono stati sequestrati per l'ipotesi di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. I locali sarebbero gestiti indirettamente da esponenti del clan Mallardo

Associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione queste le motivazioni che hanno portato al sequestro dei locali “Femina” a Napoli e “Femina 2” a Capodirise.

Gli inquirenti ipotizzano che i locali fossero gestiti indirettamente da esponenti del clan Mallardo e gli investigatori stanno eseguendo numerose perquisizioni.

Dalle indagini, condotte dagli agenti del commissariato di Giugliano, coordinati dal primo dirigente Luigi Peluso e dal vicequestore Maria Rosaria Romano, nei due locali notturni venivano indotte alla prostituzione numerose cittadine di nazionalità italiana e straniera, prevalentemente dell'est Europa. Si legge in una nota della Procura: "Da ulteriori indagini, nonché dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia sono emersi inoltre rapporti e collegamenti tra l'associazione in oggetto ed analogo sodalizio, di natura camorristica, operante tra Giugliano e le zone limitrofe".

In manette sono finiti Salvatore Palma, 25 anni; Roberto Palma, 32 anni; Saverio Russo, 46 anni; Giuliano Russo, 22 anni; Aniello Russo, 42 anni; Teresa Palma, 43 anni e Luigi Guarino di 29 anni. Sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere e sfruttamento della prostituzione con l'aggravante di aver agevolato l'attività di un'associazione camorristica operante nel Giuglianese.

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